Quel parto all'”ospedale privato” che la sinistra usa contro la Grillo
Roma – Polemica a distanza tra il governatore della Toscana, Enrico Rossi, e il ministro della Salute, Giulia Grillo, nel giorno in cui a Palazzo Chigi viene sottoscritto un accordo sulla sanità, in attesa che entro fine anno diventi legge.
Un attacco feroce, quello del presidente della Regione ex Pd, sui (pochi) soldi stanziati dal ministero per la riduzione delle liste d’attesa (il budget passa da 50 a 150 milioni nel 2019, ndr), che sfocia in una critica alla recente decisione della Grillo di partorire al «Gemelli» di Roma, un «ospedale privato». Una scelta non proprio grillina, dunque.
«Il ministro – scrive Rossi su Facebook – sbandiera come fosse un risultato i 100 milioni in più per la riduzione delle liste di attesa. Alla Toscana toccheranno 6 milioni e mezzo. Una presa in giro bella e buona. Una miseria». Il ministro Grillo invece esulta: «Basta tagliare – dice – è arrivato il momento di cambiare.
L’avevamo detto e l’abbiamo fatto: quando si ha un problema di salute non è accettabile dover combattere contro una lista di attesa di mesi per un esame o una visita medica. Servono fondi per ridurre queste liste e li abbiamo trovati». Ma gli annunci del ministro sul «nuovo Piano nazionale per la gestione delle liste d’attesa che darà più certezze ai cittadini» non convincono il governatore della Toscana. «Una pezza – attacca Rossi – per coprire la vergogna di un governo che sfonda i conti e che riserva l’elemosina alla sanità pubblica. D’altra parte che cosa ci si può aspettare da una ministra che va a partorire al Gemelli, un grande ospedale privato, e non in una struttura pubblica? Ci sono stati tempi in cui un ministro della sanità che avesse fatto un gesto così avrebbe dovuto dimettersi».
La Grillo è diventata mamma lo scorso 10 novembre, appunto al Policlinico universitario Agostino Gemelli, ma finora si era registrata soltanto qualche sporadica critica sui social per non aver partorito in una struttura pubblica a tutti gli effetti. Rossi invece punta il dito contro la scelta del ministro. Anche se il presidente della Fondazione Policlinico Gemelli, Giovanni Raimondi, è intervenuto per correggere Rossi lì dove definisce il Gemelli un «ospedale privato». «Il Gemelli, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico – puntualizza – è una struttura sanitaria che esercita una funzione pubblica all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. E come tale chiunque necessita di assistenza e cure è gratuitamente ricoverato. I cittadini lo sanno ed ogni giorno si rivolgono con fiducia per cure anche di alta complessità. Quest’anno ne sono stati ricoverati o curati in Pronto Soccorso decine di migliaia e sono avvenuti oltre 4mila parti, tra cui quello del ministro della Salute».
Il ministro Grillo lo spiega in un post sul Blog delle Stelle il piano per ridurre i tempi delle liste d’attesa. «Aiuteremo le regioni a migliorare i loro servizi di prenotazione, il Cup che tutti conoscerete, in modo da velocizzare il sistema. Vogliamo finalmente mettere fine alla vergogna che si consuma da anni sulla pelle dei pazienti: attese infinite per una mammografia o una colonscopia, per una visita oncologica o cardiologica».
This entry was posted on domenica, Dicembre 2nd, 2018 at 09:31 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.