Luigi Di Maio salvato da Marco Travaglio: gira una voce su Alessandro Di Battista, ribaltone M5s
Può respirare Luigi Di Maio, almeno per ora. Alessandro Di Battista, da molti indicato anche dentro il M5s come l’uomo che gli farà le scarpe scippandogli il ruolo di leader e candidato premier già dopo le elezioni europee della prossima primavera resterà lontano dall’Italia anche nel 2019.
Come riporta un retroscena del Corriere della Sera, il pasionario prestato al giornalismo tornerà per qualche settimana proprio prima delle europee, “per dare una mano” in campagna elettorale al Movimento, ma poi ripartirà subito. In ballo c’è un quinto documentario realizzato per Loft, la piattaforma tv del Fatto quotidiano.
Qualcuno, tra i grillini, sostiene che dopo il Centro America Dibba andrà a bersi una “spremuta di umanità” in India, al Fatto parlano di Africa. Poco cambia: Di Battista resterà fuori dalla scena politica attiva per altri mesi. Certo, nessuno sa però cosa potrebbe accadere se veramente la situazione precipitasse, il governo cadesse e la legislatura si sciogliesse. A quel punto, a meno di improbabili cambi repentini di statuto interno, Di Maio non sarebbe più ricandidabile dopo due mandati mentre Di Battista, fermo a uno, tornerebbe prepotentemente in pista. Reportage o no.
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