M5S, Dall’Osso lascia il gruppo: “Nessun impegno per i disabili”. Ma il direttivo valuta una penale di 100mila euro
ROMA – Si dice “usato” e “preso in giro” dai 5 Stelle. E per questo lascia il Movimento di Luigi Di Maio per entrare in Forza Italia. Matteo Dall’Osso, alla seconda legislatura con M5s, malato di sclerosi multipla, aveva subito dal suo gruppo la bocciatura di un emendamento che potenziava il fondo per i disabili. Decisione che lo aveva fatto sentire “solo, umiliato e tradito”. E che lo ha spinto a richiedere l’ingresso nel gruppo parlamentare di Forza Italia. Perché, come dichiara in un’intervista a Il Giornale, “per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa”.
E la decisione di Dall’Osso viene subito attaccata dal Movimento 5 Stelle. Perché all’onorevole sarà chiesto di pagare una penale per il passaggio dal gruppo parlamentare del M5S alla Camera a quello di Forza Italia. Così fonti del direttivo M5S all’Adnkronos: il gruppo grillino non intende fare sconti al deputato che oggi ha annunciato l’adesione al partito di Silvio Berlusconi puntando il dito contro gli ex colleghi, ‘rei’, secondo Dall’Osso, di aver respinto alcuni suoi emendamenti a favore dei disabili. Le stesse fonti ribadiscono quanto scritto nel nuovo codice etico pentastellato, in vigore dall’anno scorso.
Caso Dall’Osso, Di Maio: “Penale da 100mila euro? Prima voglio capire cosa é successo”
In caso di “abbandono del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro gruppo parlamentare sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di euro 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso”, è scritto nel codice grillino.
La replica del Movimento arriva anche dal capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva: “Sono molto deluso dalla decisione di Matteo Dall’Osso: abbiamo lottato insieme per 5 anni e oggi me lo ritrovo con Fi. Più che una questione politica è un problema umano, siamo scossi per l’affetto che nutriamo per lui”. Quanto alla penale da 100 mila euro prevista dallo statuto M5s per chi cambia casacca commenta: “nessuno l’ha chiesta di noi. E’ la prima volta che accade: ma il tema non è questo, è perdere un collega”.
Una presa di distanza dal Movimento arriva, invece, dalla senatrice dissidente Elena Fattori. Che in un post su Facebook scrive: “Matteo ci lascia. Passa a Fi. Sospendo il giudizio ma sono triste. Sono triste perché Matteo è una persona speciale. Sono triste perché lo abbiamo lasciato indietro. Sono triste perché lasciamo indietro tante persone deboli. Sono triste perché nessuno doveva rimanere indietro. Sono triste perché così vince la vecchia politica. Sono triste perché perde chi ha sognato”.
A difendere Dall’Osso, il gruppo di Forza Italia: “Con noi Matteo Dall’Osso troverà lo spazio che cerca per portare avanti le sue battaglie in favore dei diritti di tutti e delle persone con disabilità. Questo spazio politico gli è stato finora negato dai Cinquestelle che oggi, minacciando sanzioni economiche, provano a minarne anche l’autonomia. Non basterà una telefonata di Luigi Di Maio a fargli cambiare idea né a far dimenticare all’opinione pubblica che i Cinquestelle non hanno alcuna sensibilità sul tema dei diritti”. Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia.
Le critiche arrivano anche dall’opposizione parlamentare. “La logica è quella del colpirne uno per educarli’ tutti. Il deputato M5S Matteo Dall’Osso ha lasciato il suo gruppo e subito è arrivata la penale: 100mila euro da versare all’associazione privata che detiene la maggioranza assoluta dei Cinque Stelle. Si perché il M5S è una creatura detenuta da un’associazione privata, creata dal signor Casaleggio. È una cosa incredibile, mai successa nella storia della Repubblica. La Rousseau decide cosa deve fare il M5S”. Lo scrive il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci sulla sua pagina Facebook.
Gli attacchi social
E contro Matteo Dall’Osso si scatenano i militanti 5S sul web. Da Twitter a Facebook sono numerosi gli attacchi contro il deputato che ha scelto di lasciare il Moviemnto per passare in Forza Italia. “Giuda”, “venduto”, “traditore” le offese che più si diffondono sui social network. “Che delusione enorme. Sei passato con il mafioso”, si legge tra i commenti della pagina Facebook di Dall’Osso.
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