Ancona, panico in una discoteca: 6 morti nella calca | Trovata una bomboletta di gas urticante nel locale
Cinque ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni e una madre che accompagnava la figlia sono morti travolti dalla calca durante un fuggi fuggi in un locale nell’Anconetano, la discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo, in località Madonna del Piano. A scatenare il panico durante il concerto del rapper Sfera Ebbasta sarebbe stato l’utilizzo di spray urticante. Tra i feriti 7 sono stati ricoverati in codice rosso e messi in coma farmacologico.
Le vittime – Le vittime sono Asia Nasoni, 14enne di Senigallia; Daniele Pongetti, 16enne di Senigallia; Benedetta Vitali, 15enne di Fano; Matttia Orlandi, 15enne di Frontone; Emma Fabini, 14enne di Senigallia; Eleonora Girolimini, 39enne di Senigallia, mamma di quattro figli, tra cui l’11enne che aveva accompagnato all’evento e che si è salvata. I feriti sono stati trasportati negli gli ospedali di Torrette ad Ancona (i più gravi), Senigallia e Jesi. Gli investigatori stanno vagliando diversi elementi: sia in merito alla dinamica della tragedia, che ricorda quella di piazza San Carlo a Torino (anche in quel caso il panico venne scatenato da spray urticante), sia in relazione all’ipotesi che nella struttura fossero presenti più persone del consentito. Inoltre è in corso di verifica a una testimonianza sul mancato funzionamento di un’uscita di emergenza.
Tra i feriti sette in pericolo di vita – Tra i feriti (si parla di circa 60 persone), sette sono arrivati all’ospedale di Ancona in codice rosso. Si tratta di due ragazze e di cinque ragazzi tra i 14 e i 20 anni, tutti ricoverati per trauma cranico o toracico e messi in coma farmacologico. I medici hanno fatto sapere che sono “da considerarsi in pericolo di vita ma in condizioni stabili”. Ci sono poi una ragazza in codice giallo ancora in valutazione clinica, tre ragazze e un ragazzo tra i 14 e i 23 anni in codice verte, con traumi degli arti. In ospedale ad Ancona sono arrivate 15 persone, una sedicesima è stata portata a Senigallia. Tra i codici verti, tutti tranne uno sono stati dimessi.
Bomboletta gas urticante trovata nel locale – Una bomboletta contenente gas urticante è stata sequestrata nella discoteca. Non è comunque ancora chiaro se si tratti di quella utilizzata quando si è creato il panico. La bomboletta è ora all’esame degli investigatori. Il locale non è tra l’altro dotato di telecamere di sorveglianza, né all’interno né all’esterno.
Testimone: “Tutto è partito da una lite” – Secondo la testimonianza di un 16enne, Alessandro, potrebbe esserci stata una lite alla base dell’incidente. Dal suo racconto emerge che a spruzzare lo spray urticante potrebbe essere stato un ragazzo e che ci sarebbe anche un video a dimostrarlo. “Si vede un ragazzo salire sul cubo, girarsi e spruzzare lo spray. Probabilmente lo ha fatto perché avevano minacciato di morte un altro ragazzo che doveva essere in sala. Penso che lo spray servisse per annebbiargli la vista per poi picchiarlo – racconta -. Ma lui non c’era e non so perché hanno iniziato a spruzzarlo ovunque”. Alessandro ha confermato che il locale era sovraffollato e che non tutte le uscite di sicurezza erano agibili.
Il marito di Eleonora: “Era pieno di ubriachi” – “Non ce la faccio a dire niente. Solo che quattro figli sono rimasti senza la loro mamma e uno di loro prende ancora il latte. Parlerò più avanti per dire quello che è successo lì dentro. Non era un concerto ma una discoteca strapiena di gente e piena di alcolici. Il concerto doveva iniziare alle 22 e invece non iniziava. Porti tuo figlio lì ed erano tutti ubriachi”. Lo ha detto Paolo, il marito di Eleonora Girolimini, la donna di 39 anni morta.
Il racconto di un testimone – Un 16enne, rimasto ferito, ha infatti raccontato che nel locale, dove c’era un migliaio di persone, “stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre: siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare…”. Il ragazzo è stato trasportato, insieme alla fidanzatina sua coetanea, all’ospedale di Torrette di Ancona: il suo racconto è confuso, ma il giovane si dice sicuro del fatto che l’uscita d’emergenza fosse chiusa.
Lo zio di una vittima: “Mio nipote irriconoscibile” – “Ho dovuto guardarlo quattro volte perché non lo riconoscevo. Non so quante ore è stato sotto le persone”. Parla così lo zio di uno dei ragazzi morti schiacciati nella discoteca di Corinaldo, davanti all’obitorio. C’era anche il padre del ragazzo, ma è stato lo zio a scendere nel seminterrato per effettuare il riconoscimento e ha raccontato quegli istanti al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e al direttore generale degli ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi.
Il fratello di una ragazza ferita: “Non una bravuta, qualcuno ce l’ha con Sfera” – “Non credo sia stata una bravata, quella dello spray al peperoncino, sono tre volte che succede ai concerti di Sfera, lo scorso anno al Mamamia e poi anche a Rimini. Credo sia qualcuno che vuole fare un dispetto a lui”. Lo ha detto Amos, 21 anni, fratello di una 15enne rimasta ferita nella calca e ricoverata all’ospedale di Ancona. Il giovane ha raccontato di avere messo in guardia la sorella “perché era già successo che ai concerti di Sfera spruzzassero peperoncino”. Il ragazzo ha anche riferito quello che la sorella è riuscita a raccontargli: “Lei stava ballando. Prima del concerto ha sentito gente che tossiva e odore di peperoncino forte. Ha preso l’amica che era con lei e sono corse fuori. Lì è crollata la ringhiera. E’ tornata a casa con i genitori di una amica. Era senza scarpe, con le bolle in faccia e senza un calzino. Dopo la caduta ha avuto un vuoto mentale”.
La calca all’uscita di porta sicurezza – A causa della chiusura di un’uscita di emergenza, la calca si sarebbe sfogata verso un’altra uscita di sicurezza, quella che dà su un ponticello che, dopo aver attraversato un piccolo fossato, collega il locale al piazzale del parcheggio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la tragedia è avvenuta in quel punto: quando i ragazzi sono usciti di corsa dal locale, decine di loro si sono accalcati per passare sul ponticello fino a quando una balaustra ha ceduto. I primi ragazzi sono così caduti nel fossato, un metro sotto il ponticello, e sono stati schiacciati dal peso di quelli che li seguivano.
Il locale è stato posto sotto sequestro, e nella notte i carabinieri hanno ascoltato sei tra gli addetti alla sicurezza che erano presenti nella discoteca al momento della tragedia.
Si indaga su spray e sovraffollamento – L’indagine si sta muovendo su due fronti, con diverse ipotesi di reato, secondo quanto si apprende da ambienti giudiziari. Da un lato, si sta indagando su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino, dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza del locale. I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray, quello di morte come conseguenza di altro reato o omicidio preterintenzionale, nel secondo filone, che riguarda i gestori della discoteca, quello di omicidio colposo.
Il pm: “Venduti 1.400 biglietti, capienza 870 persone” – Il procuratore capo della Repubblica di Ancona Moncia Garulli, dopo un sopralluogo alla discoteca, ha detto che “i biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone. Con lei c’erano il questore, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza e il procuratore minorile Giovanna Lebboroni. Secondo Matteo Salvini “in sala c’erano 469 posti e sono stati venduti 1.300 biglietti”. E anche per il premier Conte “una sola sala su tre è stata utilizzata: capienza 469 persone e 1.400 biglietti venduti”.
Il questore: “Ancora nessun indagato” – Il questore di Ancona, Oreste Capocasa, ha chiarito che “al momento non ci sono indagati, si stanno ancora sentendo le persone. I ragazzi che erano dentro la discoteca sono molto provati e riuscire a capire bene cosa sia successo in questi momenti non è così semplice”. E anche il rispetto delle norme di sicurezza “è in fase d’accertamento da parte dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della polizia”. Quel che è certo, ha ribadito, è che “dopo l’uso di spray al peperoncino, i giovani si sono precipitati verso le uscite di sicurezza e subito dopo averne varcata una, sulla destra, i due parapetti in ferro non hanno retto perché erano arrugginiti. C’è stata una caduta di alcuni giovani e gli altri sono finiti sopra”.
A Corinaldo, luogo della tragedia, è stato proclamato il lutto cittadino in segno di vicinanza alle famiglie colpite. In lutto anche Senigallia, città di residenza di diverse vittime. “Ci stringiamo intorno alle famiglie delle vittime e ne condividiamo il grande dolore. Come segno di lutto per un dramma che ha profondamente colpito l’intera comunità locale abbiamo deciso di cancellare tutte le iniziative programmate per oggi e di spegnere tutte le illuminazioni natalizie”, ha annunciato il sindaco Maurizio Mangialardi.
Il papà di Mattia: “Solo in Italia succedono queste cose” – Sono parole di rabbia e dolore quelle di Giuseppe Orlandi, il padre di Mattia, il 15enne di Frontone morto nella calca. “Solo in Italia succedono queste cose – ha detto – se è vero che quella è una discoteca che al massimo contiene 800 persone. È finita la vita a me e a mia moglie. Era andato con la navetta, era la seconda volta che ci andava. Mio figlio non me lo ridarà nessuno”.
La tragedia durante una festa degli istituti superiori – In base a quanto raccontato dagli abitanti del posto, la serata, poi culminata in tragedia, sarebbe stata una festa dei cinque istituti superiori di Senigallia. Tra i giovani della zona nei giorni scorsi c’era stato una sorta di tam tam, sui social e tramite il passaparola, per pubblicizzare l’evento. Anche per questo in tanti si erano recati al concerto di Sfera Ebbasta.
TGCOM