Brexit, May verso il rinvio del voto. Pronta a tornare a Bruxelles

Ma il backstop è un punto fermo dell’Ue, che sinora non ha ceduto di un millimetro su questo argomento. Sarebbe un altro durissimo colpo per May, che oggi parlerà alle 16.30 italiane alla Camera dei Comuni, dove a questo punto potrebbe annunciare di tutto. Il rischio di un No Deal, cioè di un’uscita brutale di Londra dall’Unione europea con tutte le possibili conseguenze catastrofiche economiche e politiche, cresce sempre di più. 

Sempre oggi, è arrivata la notizia che il Regno Unito può revocare autonomamente la procedura di Brexit, cioè annullare il cosiddetto articolo 50, senza avere bisogno dell’ok degli altri Paesi membri Ue. È la decisione di oggi della Corte di Giustizia (Ecj) europea di Lussemburgo che, come era probabile, ha confermato il parere della sua avvocatura della settimana scorsa alla vigilia del voto fondamentale di domani sull’accordo Brexit raggiunto dalla premier May con le autorità europee. Un accordo che ha scarsissime possibilità di passare in Parlamento e che ora potrebbe essere rinviato. 

Che cosa significa questa sentenza? Innanzitutto è bene precisare che non avrà effetti immediati, ma apre nuovi ulteriori scenari per la Brexit sul medio e lungo termine, in quello che sembra oramai un labirinto apparentemente senza uscita per Londra. Secondo il giudizio della Ecj, il Regno Unito può innanzitutto decidere senza consultare gli altri Paesi sia di revocare in toto e improvvisamente la Brexit, tornando nell’Ue come se nulla fosse successo: ipotesi estremamente improbabile visto il risultato del referendum del 2016. Ma anche, come seconda ipotesi, Londra potrebbe fermare la Brexit o ricominciare tutto daccapo nel caso venga organizzata una seconda consultazione popolare sull’uscita dall’Europa. Per questo gli avvocati di un nuovo referendum sono molto soddisfatti dalla sentenza, perché prepara il terreno a questo eventuale scenario.

C’è da dire che anche le possibilità di un secondo referendum sulla Brexit sono al momento scarse. Il Regno Unito è oramai frantumato a livello politico e anche a livello sociale dopo il voto del 2016 e un’altra consultazione rischierebbe di scatenare gravissime tensioni, come già annunciato dalle manifestazioni di ieri per la Brexit da parte della destra radicale, in cui è apparso anche “un cappio per i traditori”, cioè la premier britannica. Il governo May, tramite i suoi ministri Gove e Hunt, ha subito allontanato ogni tentazione di stoppare la Brexit in seguito alla sentenza della Ecj di oggi. Ma è chiaro che adesso, in teoria, ogni soluzione può diventare buona in qualsiasi momento, visto che ora il piano May pare avere il destino segnato e il caos in Regno Unito sembra essere senza fine. 

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.