Borse in rosso con il caos Brexit, Piazza Affari ai minimi da 2 anni

di A. Fontana e C. Condina

L’Europa chiude in profondo rosso una seduta su cui pesano le incertezze sul negoziato Usa-Cina, il caos legato alla votazione del Parlamento britannico sulla Brexit (rinviata ufficialmente dal premier Theresa May) e l’avvio pesante di Wall Street, dove il Dow Jones cede quasi il 2%. A Piazza Affari, dove lo spread chiude comunque in leggero calo a 286 punti base, l’Ftse Mib archivia la seduta a -1,77% ai minimi da due anni (un passivo di oltre il 15% da inizio anno); male anche tutte le altre piazze continentali mentre Londra limita le perdite grazie al forte calo della sterlina. Piazza Affari è stata penalizzata soprattutto dai ribassi di Mediaset (-5,1% sul downgrade di Jp Morgan), Fiat Chrysler Automobiles (-3,1% in linea con il settore auto europeo) e del comparto della moda con Moncler che cede oltre il 5%. Giù anche i petroliferi, a partire da Saipem (-4,5%) che scontano la nuova flessione del greggio dopo il balzo di venerdì scorso: oggi il Wti cede l’1,2% sotto 52 dollari al barile. A Milano, resistono vicino alla parità soltanto Recordati(-0,6%) e le utility con Snam Rete Gas e Terna. Fuori dal listino principale brilla Astaldi (+23%) in quella che è una settimana cruciale per il futuro del gruppo di costruzioni con il possibile deposito del piano per il concordato preventivo in Tribunale, anche in relazione alle possibili offerte di Salini Impregilo e dei giapponesi di Ihi. Sul mercato valutario, l’euro/dollaro cala a 1,136 (da 1,14) e l’euro/yen a 128,3. Dollaro/yen a 112,8. Sterlina sopra 0,90 per un euro e a 1,2666 dollari.

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