Seduta di tregua per le Borse europee, schiarita su dazi Usa-Cina

. Juncker ha già dichiarato che l’accordo raggiunto è il migliore possibile e non ci sono spazi di trattativa. Sul fronte italiano, attesa per l’incontro a Bruxelles tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione europea Juncker. Spread poco sopra i livelli della vigilia: ha chiuso a 288 punti, dai 286 di ieri.

Sale StMicroelectronics con i tech. Tra le banche si salva il Banco Bpm
Sul FTSE MIB hanno brillato i titoli in qualche modo influenzati dal discorso dazi, come le auto, Stmicroelectronics (+3,23%) e Prysmian (+6,15%), la migliore anche grazie alla conferma dei target 2018. Debole il settore lusso (giù Moncler e Ferragamo) e banche a corrente alternata, con Bper (-2,12%) in coda e Banco Bpm (+2,54%) tonica dopo la vendita del maxi pacchetto di crediti deteriorati. Generalmente deboli i titoli energetici , nonostante il rialzo del greggio (+2,4% il Wti a febbraio e +1,4% il Brent) . Restano indietro i titoli bancari, con l’eccezione del Banco Bpm, premiata dopo la vendita del maxi-pacchetto da 7,8 miliardi di Npl e la quota di maggioranza della piattaforma servizi al tandem Fonspa-Elliott. Sempre tra i bancari il titolo migliore del listino è Banca Carige che balza di quasi il 6%. Prende con decisione la via del rialzoStmicroelectronics che beneficia del recupero del Nasdaq e dell’ammorbidimento dei toni sui dazi, ben impostata anche Prysmian che ha confermato i target di ebitda per il 2018.

Bene il comparto auto e Telecom
Acquisti sull’automotive con Fiat Chrysler Automobiles, Cnh Industrial e Brembo in evidenza. L’allentamento dei toni nel braccio di ferro commerciale tra Stati Uniti e Cina e la possibilità che Pechino, come suggeriscono alcune indiscrezioni di stampa, possano ridurre i dazi sulle importazioni di auto dal 40 al 15% ha dato fiato al comparto, anche sulle altre piazze del Vecchio Continente (+2,7% l’indice di settore Euro Stoxx 600 Auto). In modesto aumento Generali, dopo la lettera aperta dei consiglieri per preparare il cambio di governance. Positivo il titolo Telecom Italia all’annuncio di Vivendi di voler scrivere al cda per sollecitare la convocazione dell’assemblea per nominare i nuovi revisori e revocare i 5 consiglieri riconducibili a Elliott. Guadagno di circa mezzo punto percentuale per Mediaset dopo lo scivolone di ieri.

Fuori dal Ftse Mib svetta Giglio, male invece Ovs
Tra i titoli a minore capitalizzazione, in altalena Astaldi dopo il +23% della vigilia, nella settimana clou per il destino della società. La migliore è stata Giglio Group (+14,15%, che era entrata in asta di volatilità), dopo che Alessandro Giglio, amministratore delegato della piattaforma di e-commerce 4.0, ha detto di puntare ad arrivare a 200 marketplace tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 (al momento sono oltre 80 in tutto il mondo), con un occhio di riguardo alla Cina. Male invece Ovs (-9,93%), che aggiorna i minimi storici alla vigilia del consiglio di amministrazione che domani dovrà approvare i risultati di bilancio del terzo trimestre, su cui gli analisti nutrono dubbi, in particolare per quanto riguarda vendite ed Ebitda.

In Europa bene le auto, in recupero Basf
L’allentamento del braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina ha sostenuto anche i settori che solitamente risentono di novità sul fronte dazi, a partire dagli industriali (+2,15% l’indice Euro Stoxx 600 Industria) e arrivando alle auto (+2,7%, in spolvero soprattutto le tedesche a Francoforte, con Bmw a +1,8%, Daimler a +2,69% e Volkswagen a +3,63%) e ai tecnologici (+2,55%). E’ andato bene anche il comparto costruzioni (+2,91%), così come quello della chimica (+2,12%), sostenuto dal recupero di Basf (+0,9%) a Francoforte: il gruppo tedesco ieri aveva ceduto il 4% dopo avere abbassato le previsioni per l’utile operativo 2018, per il quale attende un significativo calo: tra i fattori negativi il gruppo ha chiamato in causa la pressione dei prezzi nel segmento chimico, i maggiori costi di trasporto a causa del basso livello delle acque del Reno e il calo nel settore auto.

Spread BTp/Bund in lieve rialzo, attesa per incontro Conte-Juncker domani
Seduta in cauto rialzo per i BTp scambiati sul secondario telematico Mts dei titoli di Stato. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco ha chiuso a 288 punti base, sui livelli dell’apertura, dai 286 del finale di ieri, mentre sembra che restino le distanze tra l’Italia e Bruxelles sulla legge di bilancio. Domani è previsto l’incontro a Bruxelles tra Conte ed il Presidente della Commissione Juncker a cui dovrebbero partecipare anche Tria e Moscovici.

Germania: a dicembre indice Zew a -17,5 da -24,1 di novembre
Migliora a dicembre l’indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori sull’economia. L’indicatore si è attestato su -17,5 punti, in miglioramento rispetto al -24,1 di novembre. Un risultato superiore anche alle attese degli analisti che si aspettavano per dicembre -24 punti, grossomodo in linea col risultato di novembre.

Sterlina in recupero dai minimi da 20 mesi. Petrolio
Sterlina in recupero dopo lo scivolone della vigilia con la divisa britannica che resta comunque sopra la soglia di 0,90 contro euro. Il caos politico nel Regno Unito ha portato al rinvio del voto al Parlamento previsto per oggi. Premiate le valute rifugio, a partire dal franco svizzero. In recupero oggi l’euro, con il dollaro tornato sotto 1,14 dollari. Sul fronte del petrolio, ancora in ribasso Brent e Wti: il movimento rialzista scaturito dai tagli Opec si è rivelato, per il momento, effimero – commentano gli analisti di Mps Capital Services – mentre si rivelano determinanti i timori sulla tenuta della domanda globale da un lato e sulle capacità dell’ offerta statunitense dall’altro.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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