Rifiuti, stangata in arrivo a Roma. Braccio di ferro sullo stato d’emergenza
Venti milioni di euro in più all’anno per smaltire i rifiuti di Roma.
Ecco la stima del conto da pagare per portare la spazzatura oltre i
confini del Lazio dopo il rogo del tmb del Salario. Ma serve anche il
coraggio di dichiarare lo stato di emergenza. Il 2019 potrebbe vedere
nuovi treni in partenza dalla Capitale, carichi di rifiuti, diretti
oltre confine. Ma perché sia questa la soluzione alla crisi causata (ma
sarebbe più giusto dire aggravata) dall’incendio dell’impianto di
trattamento, serviranno molti passaggi. Nell’immediato Roma, come è ben
visibile in queste ore, ha già la raccolta della spazzatura ingolfata
(più del solito); si prepara a un Natale con i rifiuti per strada.
Arpa Lazio avverte che nell’aria c’è un alto livello di microinquinanti
nocivi per la salute, come la diossina: è l’effetto del rogo. Ma c’è uno
snodo chiave che nessuno, nelle istituzioni, ha il coraggio di
rivelare: per trovare soluzioni rapide, che significa rifiuti in altre
regioni o all’estero, serve che qualcuno dichiari ufficialmente
l’emergenza. Ad oggi nessuno lo ha fatto.
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