Strasburgo, fine delle speranze: il trentino Antonio Megalizzi è morto
Non ce l’ha fatta Antonio Megalizzi, il giovane giornalista trentino colpito alla testa dall’attentatore di Strasburgo. Ricoverato in rianimazione subito dopo l’attentato, era in coma con il proiettile ancora in corpo. Inutile anche l’offerta giunta da Torino con l’offerta di aiuto sanitario. Gli specialisti delle strutture di Neurochirurgia dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Diego Garbossa) e di Rianimazione dell’ospedale CTO (diretta dal dottor Maurizio Berardino) dell’Azienda ospedaliera universitaria “Città della Salute” di Torino si erano detti disponibili a fornire una consulenza per la valutazione del quadro clinico di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista radiofonico colpito nell’attentato di martedì scorso al mercato di Natale di Strasburgo e poi ricoverato in un ospedale della città francese.
A Strasburgo in sopedale si trovavano i genitori di Antonio, e la famiglia della fidanzata Luana Moresco, che è rimasta tutto il tempo al suo capezzale sperando in un miracolo. Si tratta della quarta vittima dell’attentato, un altro ferito è stato dichiarato in «morte cerebrale».
CHI ERA ANTONIO MEGALIZZI
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