Maturità 2019, da Eco a Comisso. Il test sulle tracce

Dagli anni dietro una cattedra dopo la laurea in Lettere a quelli in prima linea a dirigere il più antico liceo classico di Milano, Giuseppe Soddu (nella foto piccola) ha vissuto rivoluzioni, riforme e piccoli cambiamenti nel mondo della scuola. Preside del Parini, la scuola nel cuore di Milano dove hanno studiato personaggi illustri come Dino Buzzati e Franca Valeri, si prepara alla sfida della nuova Maturità che debutterà il prossimo 19 giugno. I primi esempi di tracce per la prova di italiano sono stati pubblicati sul sito internet del ministero dell’Istruzione, inaugurando un percorso per accompagnare scuole e studenti verso l’esame.

Professor Soddu, che cosa ne pensa?

“Nei prossimi giorni esaminerò con maggiore attenzione le tracce e i temi. In linea generale sono favorevole a questa riforma della Maturità, con due prove scritte invece di tre e una prova orale. In particolare sono positive le griglie di valutazione uguali per tutte le commissioni. È un grosso passo avanti”. 

Quali sono i vantaggi?

“Con le griglie c’è meno discrezionalità nel giudizio, inoltre nel punteggio viene dato maggior peso al curriculum dello studente, valorizzando il percorso di formazione che ha svolto nell’arco degli anni, e non solo l’esito delle prove”. 

Nel corso degli anni l’esame di Maturità ha subito diverse modifiche. Qual è stato, secondo lei, il modello migliore?

“L’attuale sistema, con la terza prova che di fatto è un colloquio scritto, ha provocato alcune anomalie. Altri sistemi non davano sufficiente valore alla preparazione dei ragazzi. La nuova Maturità secondo me potrebbe essere il modello migliore degli ultimi anni, anche se è ancora presto per dare un giudizio. Vogliamo capire meglio come verrà modulata”. 

Come vi state preparando?

“Attendiamo le nuove direttive ministeriali a gennaio, poi verrà avviato un percorso di formazione interna per i docenti. Stiamo preparando anche incontri con gli studenti, per illustrare i nuovi provvedimenti”. 

Il ministro Bussetti ha deciso di rimodulare anche l’istituto dell’alternanza scuola-lavoro con una riduzione delle ore. Qual è la sua opinione?

“La quota di 200 ore di alternanza nel triennio per i licei è eccessiva, e sono favorevole a un abbassamento del tetto. A Milano ci sono numerose aziende ed enti disposti a impiegare studenti, ma in altre zone d’Italia ci sono stati problemi negli inserimenti. In generale credo che sia uno strumento importante e utile anche per i licei, da noi funziona bene. Devono esserci però criteri e indicazioni chiare e uniformi a livello nazionale su durata e modalità”. 

Con la circolare del ministero è tornato caldo il tema dei compiti durante le vacanze di Natale. 

“Io sono dell’idea di lasciare a docenti e studenti l’autonomia di scegliere cosa fare in base alle loro esigenze. C’è chi ha bisogno di studiare e recuperare le lacune durante le vacanze e chi può permettersi di riposare. Le scelte non devono essere calate dall’alto”. 

Qual è il suo giudizio, in generale, sull’operato di Bussetti? 

“Su questo preferiscono non esprimermi, anche per non cadere nella politica”.

QN.NET

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