Manovra, fonti Palazzo Chigi: “Trovate coperture per 2,04 deficit/Pil ed evitare sanzione Ue”
ROMA – Luigi Di Maio lo
aveva definito “il momento più importante dal voto del 4 marzo”. E
Matteo Salvini aveva assicurato che “tutti gli impegni del contratto di
governo verranno rispettati”, confermando il no della Lega alle ecotasse
“sulle nuove auto”. Così i vicepremier si sono ‘avvicinati’ al vertice
di Palazzo Chigi, convocato alla presenza dei vertici politici
dell’economia per superare i nodi e le reciproche diffidenze tra Lega e
5Stelle relative alla manovra economica: gli ostacoli erano tanti, dall’ecobonus al reddito di cittadinza,
alla riforma delle pensioni. All’appuntamento di Palazzo Chigi ci sono
Conte, Di Maio, Salvini, Fraccaro, Tria, Garavaglia e Castelli. E il
vertice, durato quattro ore, sancisce la tregua tra il leader della Lega
e quello dei 5 stelle: smentite le voci di tensioni e l’ipotesi di
dimissioni del presidente del Consiglio. Fonti di Palazzo Chigi parlano
di “totale accordo tra Conte e i vice premier sui numeri e sui contenuti
della proposta da mandare a Bruxelles”.
Prima dell’incontro, si vedono Conte, Di Maio e Salvini per i nodi
politici di maggioranza, poi il vertice allargato inizia ad affrontare
il nodo dei conti da presentare a Bruxelles. Le indiscrezioni
provengono da fonti anonime di Palazzo Chigi, secondo le quali il
governo avrebbe reperito tra le pieghe del bilancio i tre miliardi
necessari ad assicurare le coperture per arrivare al 2,04% del rapporto
deficit/Pil offerto all’Europa per evitare la procedura di infrazione.
Le stesse fonti fanno sapere che l’intesa prevede l’ecotassa soltanto
sulle auto di lusso e non sulle utilitarie, un bonus fino a 6mila euro
per l’acquisto di veicoli non inquinanti, il taglio delle pensioni d’oro
fino al 40%.
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