Crolla il petrolio e trascina i listini Ue. A Piazza Affari sbanda Azimut

–di Eleonora Micheli

Chiusura debole per le Borse europee (segui qui i listini europei), mentre sale l’attesa per la decisione che domani prenderà la Federal Reserve sui tassi, soprattutto dopo i nuovi attacchi contro un eventuale rialzo del costo del denaro da parte del presidente americano, Donald Trump. Per altro, al di là della posizione della Casa Bianca, tra gli investitori inizia a farsi largo l’ipotesi che il Fomc potrebbe anche optare per lo status quo, alla luce della recente debolezza accusata da Wall Street, che intanto oggi tenta il recupero. Però da inizio dicembre i principali indici Usa hanno accusato la performance peggiore da ben 38 anni. In Europa, nell’ultima ora di contrattazione i principali listini sono stati severamente penalizzati dal greggio, che a New York ha registrato un calo di ben il 5%, arrivando a toccare il minimo da 15 mesi. Milano ha arginato le perdite con ilFTSE MIBa -0,26%: l’Italia rimane sotto la lente del mercato nell’attesa di novità sulle trattative con l’Europa sulla Legge di Bilancio. La Commissione Ue ha fatto sapere che affronterà il caso della Manovra italiana domani, nell’ultima riunione dell’anno. Lo spread ha chiuso invariato a 270 punti.

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