Palermo, Orlando sospende decreto sicurezza. Ecco come funziona la non applicazione
di GIORGIO RUTA
Con il decreto sicurezza, alla
scadenza del permesso di soggiorno per motivi umanitari, i cittadini
stranieri non potranno più iscriversi all’anagrafe; ma la norma colpisce
anche i minori non accompagnati (i quali hanno tutti il permesso di
soggiorno per motivi umanitari), e gli stranieri che hanno il permesso
di soggiorno per motivi di lavoro. “Su alcuni temi, e tra questi il
rispetto dei diritti umani – dice il sindaco Orlando – io ho una visione
e una cultura diversa da quella del ministro dell’Interno, ma qui siamo
di fronte a un problema non solo ideologico, ma giuridico. Non si
possono togliere diritti a cittadini che sono in regola con la legge,
solo per spacciare per ‘sicurezza’ un intervento che puzza molto di
razziale”.
Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sospende, in parte, il
decreto sicurezza. Stizzisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma
raccoglie il plauso della sinistra e dell’associazionismo e anche
l’interesse, meno scontato, del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché
che prevede un dibattito a Sala d’Ercole sull’immigrazione. Orlando, con
un ordine rivolto al responsabile dell’anagrafe, chiede di
“approfondire tutti i profili giuridici anagrafici” che deriveranno
dall’applicazione della norma, ma, in attesa di questo approfondimento,
scrive il sindaco “impartisco la disposizione di sospendere, per gli
stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della
legge, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali
della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle
procedure di iscrizione della residenza anagrafica”.
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