Privilegiati a 5 Stelle

Questi due ragazzotti sono il prototipo dei privilegiati e hanno distribuito privilegi a piene mani, altro che fermare gli sperperi. Di Maio ha assunto una sua segretaria pagandola più di un primario ospedaliero (circa settantamila euro all’anno) e ha piazzato il suo amico Rocco Casalino a fare da portavoce-cane da guardia di Conte con uno stipendio, 169mila euro, superiore a quello del primo ministro stesso. Per non parlare della nomina di 30 nuovi vicedirettori in Rai (cinque in più dell’epopea renziana) e di una infinità di amici piazzati un po’ ovunque.

Beati loro, entrambi, Di Maio e Di Battista, hanno le aziende di famiglia a pezzi, i parenti inseguiti da creditori e pm e si possono permettere – anche con soldi nostri – vacanze sulle Dolomiti da dove ci hanno fatto pure sapere di voler abbassare lo stipendio dei politici.

Il che suona come una ulteriore presa per i fondelli perché se mai fosse vero (tranquilli, non accadrà mai) il taglio andava fatto non dopo ma prima di mettere le mani in tasca a pensionati e associazioni di volontariato, furti di stato denunciati con forza anche dal presidente Mattarella nel discorso di fine anno. Povero presidente, si è augurato per il 2019 una politica con «meno improvvisazione e più competenza» e, dopo poche ore, si ritrova con ‘sti due, uno dei quali lautamente mantenuto da noi (molto più dei presunti pensionati d’oro), che continuano imperterriti a giocare ai moralizzatori. Vogliono dare la caccia ai privilegiati? Non è difficile, ogni mattina guardandosi allo specchio uno certamente lo vedono.

IL GIORNALE

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