Il partito degli industriali sfiducia il governo Boccia prepara il suo piano per il lavoro
Roma Sono le imprese ad aprire il primo fronte economico antigovernativo del 2019 focalizzando l’agenda politica su temi che il governo gialloverde ha trascurato e che rischiano di creare un ulteriore deficit di competitività del sistema-Paese.
Le priorità sono due: la ripartenza delle grandi opere per creare posti di lavoro veri e il taglio del cuneo fiscale per facilitare le assunzioni. A farsi nuovamente portavoce di queste istanze è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che in un’intervista al Corriere della Sera ha ribadito che «nel Paese c’è una grande emergenza che si chiama lavoro: occorre trovare soluzioni, creare occasioni di lavoro» ricordando che «in Italia sono bloccate 27 grandi opere al di sopra dei 100 milioni il cui riavvio darebbe lavoro a 400mila persone con una ricaduta sull’economia di 86 miliardi». Insomma, l’occupazione è «la prima elle emergenze» perché «solo nel settore delle costruzioni sono stati persi oltre 600mila posti dall’inizio della crisi», come segnalato dall’Ance.
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