Tratta di esseri umani, inchiesta Fbi-polizia sulla mafia nigeriana
Secondo l’inchiesta, il denaro (proveniente dai traffici di stupefacenti gestito in Europa dalla mafia nera per conto dei boss che vivono in America) viene investito per finanziare la tratta di esseri umani, pagando scafisti e accompagnatori e corrompendo funzionari. E quando i poveracci che finiscono nelle mani dei trafficanti arrivano in Italia, invece di una vita di speranza inizia l’incubo: le ragazze, nascoste in case abusive della costa casertana, vengono avviate alla prostituzione a suon di pugni, calci, stupri e riti voodoo; le più belle sono quindi mandate nei bordelli del nord Europa, mentre le altre restano sulla via Domiziana fino a quando non riescono – se riescono – a ripagare il “debito” contratto con la mafia nigeriana, che si aggira tra i 15 e i 20mila euro a testa.
.Ma oltre alla prostituzione c’è un orrore più grande: il traffico di organi, un mondo nel quale ancora gli investigatori non sono riusciti a fare luce. Quel che è certo è che il fenomeno esiste, ma in che termini non si sa di preciso: secondo alcune inchieste del 2010, riferisce Il Messaggero, un rene costa ad esempio 60mila euro. Resta da chiarire quante persone vengano rapite a questo scopo, dove finiscano, se transitino anche dall’Italia o meno
TGCOM
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