“Consumi, sarà l’anno dello ‘zero-virgola’”. Caro-bollette in arrivo, ma non si rinuncia a viaggi e smartphone
a cura di RAFFAELE RICCIARDI
MILANO – Un Paese
polarizzato che si affida a una speranza sempre più ridotta al lumicino.
Nel quale, nonostante gli ultimi dati negativi, la truppa di chi
prevede un 2019 in accelerazione economica è più nutrita di chi vede
all’orizzonte una recessione. Il vento dell’ottimismo è più forte al Sud
che al Nord, i consumi sono visti ancora su un sentiero positivo anche
senza gli slanci del periodo 2015-2017. Un appiattimento che ha
caratterizzato anche l’ultimo periodo di feste, che non ha regalato quel
boom inatteso di vendite che si era visto nel Natale 2017.
La crescita e la Ue
E’ il quadro variegato che emerge dal rapporto che Coop e Nomisma hanno
redatto indagando le previsioni di consumo. Di fronte alla domanda di
caratterizzare l’anno nuovo con una parola, gli italiani scelgono ancora
la “speranza” al primo posto (19%), ma in misura ben minore rispetto al
passato (era sopra il 30% nel 2016-2017). “Cambiamento” e “Ripresa”
mantengono le posizioni di rincalzo. Interrogati invece sulle
prospettive di crescita, nel 27% dei casi i consumatori prevedono una
accelerazione e nel 19% una recessione, con un maggiore ottimismo al
Sud. Quanto al rapporto con la Ue, resta bassa (7%) la prospettiva di
una rottura dell’euro ma è c’è un simile scetticismo (17%) circa la
possibilità che l’Unione possa ritrovarsi rafforzata tra dodici mesi.
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