Le mani dei politici che gravano sull’Inps

Alberto Alesina e Francesco Giavazzi

disegno di Guido Rosa

disegno di Guido Rosa

Il decreto che il governo varerà questa settimana per attuare quota 100 restituisce l’Inps alla politica. Lo fa rimettendo in piedi un Consiglio di amministrazione nominato dal governo e nel quale in passato alcuni posti sono sempre stati riservati ai sindacati. Verrà cancellata una conquista, l’indipendenza dell’Inps dalla politica, ottenuta quindici anni fa anche grazie all’allora ministro del Lavoro, Roberto Maroni. Insomma un’altra riforma smontata.

Si dirà: Il Parlamento è sovrano quindi non ci devono essere enti indipendenti dalla politica, dall’Inps alla Banca d’italia, alla Ragioneria generale dello Stato, all’Istat, all’Ufficio parlamentare di bilancio. Questa è una visione della democrazia da prima elementare. Significa che ogni nuovo governo si può comportare da «dittatore» e fare, disfare e controllare tutto. Nelle democrazie che funzionano non servono i dittatori, ma checks and balances, cioè pesi e contrappesi, come avevano capito benissimo i Padri fondatori della democrazia americana che resiste da 250 anni.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.