Ha schedato gli scienziati: “Il ministro Grillo si dimetta”

La difesa della Grillo è sconcertante. Spiega di aver richiesto le informazioni soltanto dopo aver sciolto il CSS, quindi non avrebbero condizionato la decisione di rimuovere i suoi membri: «ho chiesto ai colleghi se avevano notizie di attività politica da parte degli ormai ex membri». Dunque per la Grillo è normale informarsi sull’orientamento politico degli scienziati? «Non ho mai avviato dossieraggi» insiste la Grillo che definisce la schedatura: «un banale copia e incolla di informazioni pubbliche». Ma su Facebook colleziona un diluvio di critiche che sottolineano la gravità dell’iniziativa. Durissima la reazione della politica che invoca le dimissioni. «Il dossier illegittimo se richiesto prima del licenziamento appare addirittura illegale se preteso dopo per conoscere gli eventuali profili politici delle persone già licenziate» denunciano Francesco Giro e Maurizio Gasparri di Forza Italia che poi chiedono pure alla Procura di Roma «di aprire un’inchiesta di abuso di potere e d’ufficio». Dal Pd 35 senatori in una interrogazione chiedono: «Se il fine della fosse quello di valutare gli orientamenti politici e non le qualità professionali dei componenti del CSS». La Grillo non appare turbata dalle critiche. Ieri infatti ha nominato il commissario dell’Istituto superiore di Sanità in attesa di lanciare il bando pubblico per ricoprire il ruolo di presidente lasciato da Walter Ricciardi in polemica proprio con la Grillo e la politica antiscientifica di M5s. Alla guida, temporanea, dell’Iss arriva Silvio Brusaferro, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva e direttore del dipartimento Area Medica dell’ateneo di Udine, Brusaferro ha un curriculum ineccepibile. Ha fatto parte del Css dal 2010 al 2013 e lo stesso Ricciardi definisce la nomina «ottima».

IL GIORNALE

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