Sui migranti Conte si smarca e sfida Salvini
maria rosa tomasello roma
La tensione esplode dopo giorni di corrente sotterranea tra gli alleati di governo, quando in serata a prendere la scena è un durissimo scontro a distanza tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’accoglienza ai migranti da 18 giorni in attesa di un porto sicuro sulle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye. L’equilibrio già instabile vacilla come le barche sotto la spinta delle onde che montano al largo di Malta. Ospite a “Porta a Porta”, mentre a bordo la situazione diventa di ora in ora più drammatica, Conte sfida il titolare del Viminale chiedendo una svolta immediata: «Non ha più senso tenere in mare quelle persone. L’importante è farle sbarcare, stiamo sollecitando Malta perché le faccia arrivare a terra: c’è un limite a ogni politica di rigore» afferma, sottolineando che si tratta di un caso «eccezionale», con donne e bambini da oltre due settimane in mare: «Io, non volendo tradire la linea di coerenza del governo, penso che il sistema Italia possa sopportare poche donne e pochi bambini», dichiara, cercando in extremis di evitare lo strappo.
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