Bug Carige nel software 5 stelle
Perché i gilet gialli non vanno in banca, se non per appiccare il fuoco, come accaduto a Parigi a inizio dicembre. E comunque non le “salvano” per decreto, utilizzando le risorse inutilizzate dal “fondo salva-banche” varato dal governo Gentiloni. Come dice Gianluigi Paragone: “Questo caso di Carige non può finire come tutti i casi trattati dai governi precedenti, con una soluzione abbastanza simile. I gilet grigi delle banche non diventino i nostri amici”.
Parole che rivelano un inceppo “sistemico”. Più complicato da affrontare rispetto ai vari “tradimenti” inflitti dall’M5s al proprio elettorato, in particolare nel sud, dal Tap alle trivelle nello Ionio, gestiti con l’arma della spesa pubblica sul reddito di cittadinanza, almeno questo l’auspicio, e con quella della narrazione, altro auspicio, che recuperi lo spirito di lotta evocando, appunto, il modello francese, sia pur con la maldestra superficialità di un vicepremier che espunge dal suo ragionamento il tema della violenza politica e delle pratiche illegali. È il software stesso del grillismo ad incepparsi sulla vicenda del “salva-Carige”, quel meccanismo politico, ideologico, culturale, per cui ogni provvedimento in materia di banche è un “regalo”, chiunque lo vari è un “amico” di banche e banchieri e per cui la necessità politica rivela sempre una certa opacità morale e una “connivenza” del Sistema, politico e finanziario, come è stato detto in questi anni sui salvataggi di Mps e delle Venete.
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