Previsioni meteo, neve copiosa al Centro Sud. Gennaio e febbraio, ipotesi siberiane

CLOU DEL MALTEMPO – Dalla serata di giovedì l’ulteriore apporto d’aria fredda in quota favorirà imbiancate a partire dai 200 metri di quota sulle aree interne di Marche e Abruzzo, senza coinvolgere i settori costieri. Neve attesa su città come Macerata, Fabriano, Urbino, Teramo, L’Aquila, Chieti, Campobasso; qualche fiocco anche a Perugia“. Ancora a secco il Nord – spiega ancora l’esperto -, che continua a essere escluso dalle perturbazioni. Per il momento solo i versanti esteri alpini riceveranno altre nevicate. Sarà dunque il sole a prevalere sulle regioni settentrionali e in parte anche sul medio-alto versante tirrenico, con qualche velatura di passaggio. Grazie al rinforzo dei venti di foehn spariranno le nebbie in Valpadana. Le temperature saranno di nuovo in calo ovunque: sarà la seconda ondata di freddo di questo inverno 2018-2019, seppur meno gelida della precedente: si registreranno gelate mattutine fino in pianura al Nord e nelle vallate del Centro Sud.

Giorno per giorno: le previsioni del Centro Epson Meteo

Giovedì 10 gennaio. Tempo soleggiato al Nord, regioni centrali tirreniche e Sardegna, a parte il transito di modeste nuvole e qualche fiocco di neve sul nord dell’Alto Adige. Nubi più compatte altrove con precipitazioni sparse su medio-basso Adriatico, zone interne del Sud, Calabria e Sicilia settentrionale; isolati temporali possibili sulle coste tirreniche. Limite delle nevicate intorno a 200-500 metri sul settore adriatico e Basilicata, oltre 700-900 metri in Calabria e Sicilia. Temperature quasi ovunque in diminuzione. Venti a tratti forti settentrionali. La nostra previsione per giovedì ha un Indice di Affidabilità medio-alto al Nord (IdA 85), medio-basso al Centro-Sud (IdA 70).

Venerdì 11 gennaio. Anmcora tempo soleggiato al Nord, regioni centrali tirreniche, coste campane e Sardegna. Resta nuvoloso nelle altre regioni con possibili precipitazioni sparse fra Marche meridionali, Abruzzo, Molise, Centro Nord della Puglia, Calabria e settori nord ed est della Sicilia: neve oltre 100-300 metri sul versante del medio-basso Adriatico, oltre 500-900 metri su Calabria e Sicilia. Non si escludono locali temporali fra Molise e nord della Puglia e, a fine giornata, anche sulla Sicilia tirrenica. Temperature in ulteriore calo: minime diffusamente sottozero al Centro-Nord. Venti in indebolimento al Nord, ancora moderati settentrionali al Centro Sud.

Sabato 12 gennaio è previsto un graduale miglioramento della situazione anche al Sud, eccetto le ultime residue precipitazioni soprattutto sulla Sicilia. Nelle altre zone proseguono condizioni di tempo stabile. I venti rimarranno sostenuti sulle regioni meridionali. Le temperature riprenderanno ad aumentare leggermente, soprattutto nei valori massimi.

Domenica un nuovo, veloce impulso in arrivo da Nord raggiungerà l’Italia, portando però solamente nevicate sulle Alpi di confine e un po’ di instabilità nell’area tirrenica. Per il resto, il tempo rimarrà stabile e soleggiato. Si prevede un notevole rinforzo dei venti di Maestrale a ridosso delle isole maggiori e nel settore alpino. Le temperature continueranno a crescere leggermente, sia nei valori minimi che in quelli massimi, eccetto nei settori alpini più settentrionali.

Lunedì insisterà qualche precipitazione sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori e qualche nevicata ancora sulle Alpi di confine. Sul resto del Centro Nord prevarranno condizioni di tempo soleggiato, con un ulteriore, sensibile aumento delle temperature, favorito al Nord dall’innesco di venti di Foehn. Fino almeno a metà della prossima settimana proseguirà la fase siccitosa al Nord.

Le ipotesi gelide per gennaio e febbraio

Poi si aprono le incognite. Tutti i siti specializzati già da inizio anno stanno tentando di delineare una tendenza a lungo termine, con non poche difficoltà. Gli scenari proposti, va detto, sono gelidi, con ilMeteo.it che insiste: “Crescono le possibilità di un Burian bis“.

Meteogiornale.it, in una evoluzione “da confermare”, ipotizza una “serie di ondate di freddo da pieno inverno”. Insomma, qualcosa di grosso sembra bollire in pentola. Ma servono ulteriori verifiche.

QN.NET

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