Migranti, scontro sui ricollocamenti: ecco chi fa il furbo in Europa
Salvini aveva un asso nella manica, come rivelato ieri dal Giornale.
Sebbene Conte e Di Maio abbiano stipulato un accordo con l’Ue (e Malta) per la redistribuzione dei migranti di Sea Eye e Sea Watch, tornato dalla Polonia il leghista deve aver fatto notare ai colleghi che “l’immigrazione la gestisce il ministro dell’Interno”. E che solo con una sua autorizzazione gli immigrati sarebbero potuti scendere dall’aereo che (forse) li porterà in Italia.
Per questo il vertice nella notte ha portato ad un accordo che salva capra e cavoli. Roma accoglierà formalmente 15 dei 49 migranti, ma non atterreranno charter nel Belpaese finché “l’Europa non rispetterà gli impegni presi con l’Italia“. Sul piatto ci sono i 200 immigrati sbarcati tra Pozzallo e Catania questa estate. Stranieri che le capitali europee si erano impegnati a redistribuire senza poi mantenere le promesse.
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