Manovra, lʼagenzia Moodyʼs: “Fino a due miliardi di tasse locali in più”
“Queste tasse generano circa 60 miliardi di euro di entrate all’anno, pari a circa il 30% dei ricavi correnti” e “la riforma potrebbe consentire ulteriori entrate di circa 2 miliardi di euro, pari al 10% dei loro margini correnti se la rimodulazione di tasse ed esenzioni fosse portata all’estremo”.
L’agenzia di rating ricorda che lo sblocco delle aliquote pone fine a un ‘congelamento’ delle tasse locali durato tre anni. In totale tra il 2010 e il 2017 gli enti locali hanno perso risorse del valore di 22 miliardi di euro in seguito alle decisioni del governo centrale.
Per Moody’s “gli enti di piccole e medie dimensioni del Nord e Centro Italia potrebbero essere i principali beneficiari in quanto avevano applicato aliquote relativamente basse fino al 2016 e potrebbero usare l’aumento per sostenere le proprie finanze o aumentare gli investimenti”. Al Sud “dove i bilanci sono meno flessibili e le basi fiscali locali sono più deboli, molto probabilmente gli enti utilizzeranno gli eventuali margini residui semplicemente per consolidare i bilanci annuali”.
L’aggravio fiscale sarè invece più contenuto in grandi città come Milano, Venezia, Torino, Napoli e Roma e in regioni come il Lazio o il Piemonte “dato che – sottolinea Moody’s – avevano già impostato le aliquote vicino al loro livello massimo prima del congelamento”.
TGCOM
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