“In arrivo 24 miliardi di tasse”. Ma per Di Maio c’è il “boom”
E a questi dati che segnalano una inevitabile frenata della nostra economia schiacciata da un vero e proprio macigno fiscale, vanno affiancati quelli dell’Istat che segnala una forte frenata della produzione industriale con un -2,6 per cento. Lo scenario più probabile è quello di una recessione. Ma il governo non vuole fare i conti con i numeri crudi della realtà. Il vicepremier Di Maio non vede frenate da parte del tessuto prduttivo e rilancia l’ipotesi di una crescita oltre le aspettative: “Io credo che un nuovo boom economico possa nascere” dalla creazione di ”autostrade digitali, come negli anni ’60 ci fu un boom con le autostrade” che collegavano le diverse zone del paese: ”questo é terreno in cui la nostra fantasia si può sbizzarrire”. Di Maio cita Enzo Ferrari ma il sogno del “Drake” è ben lontano dalle fasulle promesse grilline. “Il lavoro è la grande sfida che dobbiamo affrontare. L’Italia deve essere in prima linea in questo clima di cambiamento globale”, ha aggiunto. Il vicepremier preferisce ignorare gli indicatori economici che segnalano già un brusco stop. Meglio vievere in una realtà parallela dove il reddito di cittadinanza è la soluzione alla piaga della disoccupazione e al calo dei consumi…
IL GIORNALE
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