Turismo, un ministero fantasma: progetti e dipendenti dimezzati

flavia amabile roma

Qualcuno ricorda una decisione presa in materia di turismo dal nuovo governo? Difficile che possa accadere. La materia era in transito tra due ministeri: dai Beni Culturali dove era stata assegnata durante i governi Renzi e Gentiloni alle Politiche Agricole dove si era deciso di avviarla con il governo Conte. Annunciato a giugno, il passaggio effettivo è avvenuto il 1 gennaio. Tre giorni prima il Consiglio di Stato dava il suo parere, negativo senza appello. Non è un parere vincolante e, secondo il ministro per le Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che ha voluto l’accorpamento, nemmeno una bocciatura, ma la richiesta «di meglio esplicitare le ragioni dello schema come proposto». Il ministero sta provvedendo, assicura Centinaio, «rivedendo il testo alla luce delle osservazioni formulate nel parere».

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