Estradizione lampo per Cesare Battisti: catturato in Bolivia, ora in volo verso lʼItalia | Bonafede: “Sconterà lʼergastolo”
Conte: “Estradizione lampo” – “Cesare Battisti rientrerà in Italia nelle prossime ore, con un volo in partenza da Santa Cruz e diretto a Roma. Poco fa ho sentito al telefono il Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che ho voluto ringraziare a nome di tutto il governo italiano per l’efficace collaborazione che ha portato alla cattura di Battisti”. Lo scrive il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook. “E allo stesso modo ringrazio le autorità boliviane. E’ un grazie con il quale sento di interpretare anche il sentimento delle famiglie delle vittime e di tutti coloro che chiedevano fosse fatta giustizia. Siamo soddisfatti di questo risultato che il nostro Paese sta aspettando da troppi anni”, conclude.
Bonafede: “Sconterà l’ergastolo, forse a Rebibbia” – “Cesare Battisti tornerà in Italia direttamente dalla Bolivia. In questo modo, il terrorista sconterà la pena che gli è stata comminata dalla giustizia italiana: l’ergastolo!”. Lo assicura il Guardasigilli Alfonso Bonafede, che aggiunge: “Battisti sarà portato nel carcere più vicino allo scalo di atterraggio. Presumibilmente sarà Rebibbia”. “Il mio pensiero ora va ai familiari delle sue vittime”, afferma.
Gli uomini del Gom, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria, d’intesa con le altre forze di polizia, sono pronti a prendere in consegna Cesare Battisti in arrivo dalla Bolivia, per tradurlo al carcere di Rebibbia di Roma. Ad attendere lunedì all’aeroporto di Ciampino il terrorista mai pentito dei “Proletari armati per il comunismo”, ci sarà anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. È quanto fa sapere il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Salvini: “Pacchia finita” – “Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia di Stato, l’Interpol, l’Aise e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti, un delinquente che merita di finire i suoi giorni in galera – commenta poi il ministro dell’Interno Matteo Salvini – . Il mio primo pensiero va oggi ai famigliari delle vittime di questo assassino, che per troppo tempo si è goduto una vita che ha vigliaccamente tolto ad altri, coccolato dalle sinistre di mezzo mondo. È finita la pacchia”.
“Battisti arriva alle 12.30 a Ciampino” – “Battisti dovrebbe salire in aereo intorno alle 22. Alle 12.30 di domani arriva a Ciampino, e io sarò lì per prenderlo in consegna. Prima mette piede in galera e meglio è per tutti quanti”, ribadisce Salvini.
“Puzzava di alcol e aveva in tasca pochi spiccioli” – Battisti odorava di alcol e aveva meno di due dollari in tasca al momento dell’arresto: lo ha affermato una fonte vicina all’inchiesta. E’ stato catturato nel centro di Santa Cruz, l’ex capo delle Pac aveva dei documenti di identità rilasciati in Brasile, 10 bolivianos (1,4 dollari) in tasca e il suo “alito odorava di alcol”, secondo la stessa fonte.
Aereo con Battisti verso l’Italia –
Intanto l’aereo del governo italiano con uomini dell’Aise e
investigatori della polizia, usato per il trasferimento di Battisti, è
partito dall’aeroporto di Santa Cruz de La Sierra ed è diretto in
Italia. L’arrivo è atteso per le 12.30 a Roma Ciampino, come annunciato
dal ministro dell’Interno. Agenti dell’Interpol boliviana erano giunti
nello scalo tre ore prima insieme al detenuto italiano, ed hanno atteso
la conclusione dell’operazione di consegna alla polizia italiana insieme
all’ambasciatore Placido Vigo e al Difensore del popolo (Ombudsman),
Jorge Paz, che aveva inizialmente prospettato un possibile ricorso, poi
evidentemente escluso. Il velivolo farà uno scalo tecnico prima di
raggiungere l’aeroporto di Ciampino.
La cattura di Battisti
– Alla cattura di Battisti hanno partecipato agenti italiani e
brasiliani. Il terrorista era in Bolivia da diversi giorni. Secondo le
indagini della Digos, l’ultima localizzazione di Cesare Battisti, prima
dell’arresto, risaliva a due o tre giorni fa quando si trovava nei
dintorni dell’aeroporto di La Paz. La localizzazione è stata possibile
grazie a un sistema di controllo sofisticato su una quindicina tra
telefoni, tablet e pc intestati a prestanome hanno consentito di
“seguire” gli spostamenti dell’ex terrorista.
La rete di protezione e la latitanza
– Al momento dell’arresto in tasca Battisti aveva documenti falsi. Per
il capo dell’antiterrorismo Lamberto Giannini “c’è stata un rete di
protezione che lo ha aiutato e sulla quale stiamo facendo accertamenti.
Fare i latitanti implica una serie di spostamenti e contatti, la nostra
presenza assidua sul territorio e il monitoraggio costante ci ha
consentito di rintracciarlo e di stargli addosso”.
Ambasciatore italiano in Brasile: “Democrazia più forte del terrorismo”
– “Cesare Battisti è stato preso! La democrazia è più forte del
terrorismo”, scrive l’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio
Bernardini, commentando su Twitter l’arresto.
Anche il deputato
federale Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente Jair Bolsonaro,
celebra su Twitter l’arresto di Cesare Battisti, catturato a Santa Cruz
de la Sierra in Bolivia: “Matteo Salvini, il ‘piccolo regalo’ sta
arrivando”, scrive. “Ha ucciso un poliziotto, ha ucciso un padre davanti
al figlio, ha sparato e lasciato un uomo paralitico, è stato condannato
a vita per 4 omicidi e ha fatto parte del gruppo terroristico di
sinistra in Italia Pac (proletari armati per il comunismo). Ciao
Battisti, la sinistra piange!”, prosegue il tweet di Eduardo Bolsonaro.
Alberto Torregiani: “E’ fatta”
– “E’ fatta. Credo sia la volta buona”: cosi commenta l’arresto in
Bolivia di Cesare Battisti, Alberto Torregiani, figlio del gioielliere
ucciso nel 1979 dai Pac in una sparatoria in cui lui stesso rimase
ferito e perse l’uso delle gambe. “Forse davvero è una buona giornata”
ha detto parlando con l’Ansa. “Non oso pensare che ora possa trovare un
escamotage. Sarebbe da scriverci un libro”.
Cesare Battisti catturato in Bolivia: ecco le foto dellʼarresto
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