La Lega vuole cambiare il decretone: “Ma non faremo cadere il governo”
alessandro di matteo roma
Il “decretone” andrà corretto, Matteo Salvini su questo non ha dubbi: le misure su reddito di cittadinanza e “Quota 100” verranno modificate, soprattutto nella parte che riguarda i disabili. Ma, nonostante la mossa plateale con la quale ha preso le distanze dal reddito di cittadinanza in conferenza stampa, il leader della Lega non intende rimettere tutto in discussione in Parlamento. Diverse fonti della Lega, tra le quali anche un esponente del governo, confermano tutti i dubbi del partito sul reddito di cittadinanza, aggiungendo però che l’ordine di scuderia è di non fare mosse avventate. «Salvini – spiega un parlamentare leghista – insiste, dice che le pensioni minime per i disabili, attualmente a 290 euro, vanno parametrate ai 780 euro del reddito di cittadinanza. E ci sarà anche da controllare bene la distribuzione degli assegni del reddito, vogliamo capire se davvero un terzo delle risorse andrà a due sole regioni, la Campania e la Sicilia».
Tutto questo, però, non avverrà con imboscate in Parlamento, «qualsiasi emendamento sarà del governo o comunque verrà prima concertato con M5s».
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