Schumacher II, Mick entra in Ferrari 13 anni dopo il padre: “Per me è una seconda famiglia”
Nel nome del padre
Adesso cominciano gli esami. L’ultimo a superarli a pieni voti è stato Charles Leclerc, unico pilota uscito dalla Fda a finire in Ferrari (correrà da questa stagione al posto di Kimi Raikkonen). Schumacher può permettersi due anni per maturare e sviluppare il proprio potenziale: anticipare la promozione sarebbe un rischio, ritardare non avrebbe senso in un Circus che sforna talenti imberbi. Schumacher senior debuttò a 22 anni nel ’91, a fine 2006 diede l’addio alla Ferrari e alle corse, un triennio dopo rientrò con la Mercedes e a fine 2012 diede l’addio definitivo alla F1. Pensava di dedicarsi alla famiglia e in particolare al figlio alle prese con i kart, ma un anno dopo un incidente sugli sci ha spento la luce nella sua testa.
Mick continua a raccontare i suoi risultati a papà, senza sapere se lui può sentirlo. Nello sport è andato avanti da solo. Il cognome è un lasciapassare, ma anche un macigno da portare, perché tutti lo confronteranno con il genitore. «È più che ovvio che Ferrari abbia un posto enorme nel mio cuore fin da quando sono nato, e in quello della nostra famiglia» dice. La Fda ne curerà la preparazione atletica, ne affinerà la tecnica, gli insegnerà a vivere in pista e fuori, gli farà provare una F1 nei test. E gli farà respirare quell’aria di Formula 1 da cui la famiglia lo tenne sempre al riparo. I suoi ricordi sono filtrati dai racconti del papà, preoccupato di proteggerne la privacy al punto di diffidare i media dal pubblicarne foto o video.
La Corsa dei campioni
Altra circostanza suggestiva riguarda la Race of Champions, competizione riservata ai campioni delle varie categorie dell’automobilismo, in pista e su strada, che si sta svolgendo in Brasile. in questo fine settimana. Schumi jr e Sebastian Vettel sono compagni di squadra nella Coppa delle nazioni. Schumacher padre aveva gareggiato in coppia con un giovanissimo Vettel. Allora fu di buon auspicio.
LA STAMPA
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