Borse fiacche senza il faro di Wall Street. A Piazza Affari effetto cedole, corre Juve
–di Eleonora Micheli
Chiusura debole per le Borse europee, tornate a sposare un atteggiamento prudente dopo i dati deludenti provenienti dalla Cina, con il pil d del quarto trimestre 2018 che ha rallentato il passo, salendo del 6,4%, dal +6,5% del trimestre precedente. Il Fondo Monetario Internazionale ha inoltre rivisto al ribasso le stime di crescita sull’economia della zona euro, dando una sforbiciata alle previsioni su Italia e Germania. Sui mercati ha inoltre pesato l’assenza di investitori americani, con gli Stati Uniti in festa per il Martin Luther King Day. Milano ha perso lo 0,35%, risentendo anche dello stacco cedole di Enel e Snam, che hanno pesato sulla performance dell’indice per lo 0,43%. Lo spread è salito lievemente a 250 punti.
Ferragamo e Telecom le peggiori del Ftse Mib
Ferragamo e Telecom sono risultate le peggiori del Ftse Mib. LeSalvatore Ferragamo (-2,3%) sono state penalizzate dal giudizio negativo di Citigroup, che ha consigliato di vendere le azioni, visto che il
rilancio della società sembra più complicato del previsto. In effetti i giudizi sulle collezioni presentate dei creativi Paul
Andrew e Guillaume Meilland sono a luci e ombre, mentre sono da mettere in conto maggiori spese per marketing e pubblicità.
In più, secondo le valutazioni di Citi, le azioni di Ferragamo sono care, considerando i multipli previsti e tenendo conto
dei risultati attesi per il 2020. Citi ha inoltre ritoccato da “Buy” a “Neutral” anche la raccomandazione su Tod’s, con un target di prezzo abbassato a 43 euro da 58. Le azioni dell’azienda marchigiana hanno lasciato sul parterre lo 0,3%.
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