Le Regioni avvisano Di Maio: “Il reddito è fumoso e indefinito”
Tra le «criticità maggiori» gli assessori ieri hanno segnalato tre questioni: il rafforzamento dei centri per l’impiego che saranno chiamati ad offrire sino a tre opportunità di lavoro a chi riceverà il nuovo sussidio statale, il ruolo dei navigator ed il funzionamento delle piattaforme online. «Noi – ha spiegato Grieco – chiediamo di essere messi nelle condizioni di attuare il prima possibile il piano di assunzioni», ma prima occorre chiarire la figura dei navigator. «Tutto è fumoso e indefinito: non sappiamo cosa faranno, dove staranno, di chi sarà la responsabilità nella gestione» segnalano a più voci i vari assessori che chiedono di affrontare la questione sia affrontata in sede di Conferenza Stato-Regioni in modo da dirimere sul nascere il possibile «conflitto di competenze». E poi c’è il nodo delle piattaforme digitali. «Hanno un ruolo molto importante – sostiene ancora Grieco – e a oggi non sappiamo se esistono, se dialogano, se andranno a dialogare con i nostri sistemi». Bisogna insomma «definire bene chi deve fare che cosa, perché se non ci saranno questi presupposti probabilmente non potremo dare ai cittadini i servizi collegati al sussidio».
L’incontro di ieri si è concluso però con un nulla di fatto: tutto è stato rinviato ad una serie di nuovi tavoli tecnici e politici. «Apprezziamo la disponibilità del ministro – ha commentato l’assessore piemontese al Lavoro, Gianna Pentenero – però se non si sciolgono tutti i nodi ,visti i ritardi che si sono accumulati, la situazione resta preoccupante». «Al momento tempi sono incompatibili con l’avvio del reddito di cittadinanza», ha sostenuto a sua volta Melania Rizzoli (Lombardia), che difende il modello lombardo dei centri per l’impiego e quindi vuol dire la sua sulle assunzioni dei navigator. Idem il Veneto. «Non vorrei che fossero solo nuove assunzioni. Noi abbiamo esperienza di centri per l’impiego, di chi prende in carico queste persone. Sono competenze che non si creano da un giorno all’altro. C’è bisogno di formazione se vogliamo essere seri», ha messo in guardia Elena Donazzan. Molto critico anche il ligure Gianni Berrino, che definisce il reddito di cittadinanza «assistenzialismo inefficace: i posti di lavoro da offrire non ci sono, non vengono “creati” magicamente, in compenso coi navigator si creano nuovi precari».
I 5 Stelle tirano dritto convinti di farcela e da oggi iniziano a suonare la grancassa con una kermesse in programma a Roma alla quale parteciperanno il premier Conte, Di Maio e tutti i ministri dell’M5s, Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Attraverso video, slides, interventi di economisti ed esperti verranno illustrati i punti fondamentali del provvedimento e «gli effetti positivi che avranno sulla vita dei cittadini, sui lavoratori e sulle imprese».
LA STAMPA
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