La grillina nella casa popolare con lo stipendio da onorevole
«Mi batto per il diritto a una casa per tutti che in Italia non c’è» furono le sue prime parole da neoeletta, o meglio neoripescata, nel collegio uninominale di Collegno per il M5s.
In effetti per il proprio diritto alla casa la grillina Celeste D’Arrando si è battuta eccome, prendendo una casa popolare al canone simbolico di 115 euro mensili, per lei e la mamma. Peccato che, da smemorata di Collegno, la deputata M5s si sia dimenticata di comunicare all’Agenzia territoriale per la Casa che nel frattempo il suo reddito era schizzato alle stelle, grazie allo stipendio da parlamentare conquistato avendo estratto il biglietto vincente alla lotteria di Casaleggio. Ma la D’Arrando, grande amica della sottosegretaria al Tesoro Laura Castelli e autrice della schedatura degli scienziati del Consiglio superiore di sanità per conto del ministro della Salute, si era già dimenticata di comunicare che il suo stipendio nel call center dove fa la «Formatrice» (prima faceva la badante) era passato nel 2016 a 13mila euro l’anno, invece dei 7.500 precedenti.
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