Migranti, Salvini: “Chiuderemo strutture con sprechi e reati”. Ecco quali saranno i prossimi centri


In lista Mineo, Bologna, Crotone, Bari, Borgo Mezzanone –  Secondo quanto dichiarato dal vicepremier, dopo Castelnovo toccherà a Mineo, in provincia di Catania, per cui verrà avviata la stessa procedura. E in elenco ci sono anche i centri di Bologna, Crotone, Bari, Borgo Mezzanone: strutture che ospitano, in totale, circa 6mila persone che dovranno essere trasferite. E per alcune di esse, probabilmente un migliaio, il rischio è quello di non trovare alcuna collocazione in virtù del decreto sicurezza voluto proprio da Salvini, e approvato dal Parlamento, che ha cambiato le regole dell’assistenza e dell’accoglienza dei migranti escludendo la protezione uimanitaria.

Il rischio di un esercito di “invisibili” – Come conseguenza del decreto sicurezza, infatti, gli stranieri in possesso di un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie non rientrano più, come avveniva in precedenza, nel circuito di seconda accoglienza: dal momento in cui la domanda di asilo viene negata, lo straniero non ha più motivo di rimanere in Italia e deve essere espulso ovvero rimpatriato. Cosa che avviene con difficoltà a causa delle riluttanze di alcuni Stati nel riammettere i loro cittadini. In questo caso il rischio è che si crei una sorta di esercito di “invisibili” che restano in Italia senza alcun titolo e senza rientrare in alcun progetto di assistenza finendo in una condizione di irregolarità.

TGCOM

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