Venezuela nel caos, Guaidó si proclama presidente. Riconosciuto da Usa, Canada e dai Paesi dell’America latina
CARACAS – Si impenna, improvvisamente, la tensione in Venezuela. Il giovane Juan Guaidó, leader dell’Assemblea nazionale, si è autoproclamato presidente “pro tempore” del Paese, lui che guida il Parlamento dominato dall’opposizione e dichiarato nei giorni scorsi “illegittimo” dal Tribunale supremo controllato dal regime.
In piazza, davanti ai sostenitori riuniti a Caracas, Guaidó ha lanciato ufficialmente la sua sfida a Nicolás Maduro, che due settimane fa si era insediato per un secondo mandato presidenziale, ma l’opposizione non ha mai riconosciuto il risultato delle elezioni e diversi Paesi considerano illegittimo il leader chavista.
Maduro ha replicato affacciandosi dal balcone del palazzo presidenziale di Caracas e ha detto: “Siamo la maggioranza, siamo il popolo di Hugo Chavez. Siamo in questo palazzo per volontà popolare, soltanto la gente ci può portare via”, ha aggiunto, intimando ai diplomatici americani di lasciare il Paese entro 72 ore. E si è rivolto all’esercito chiedendo compattezza. Il ministro della Difesa venezuelano, generale Vladimir Padrino Lopez, ha dichiarato in un tweet che le Forze Armate “non accettano un presidente imposto da oscuri interessi o che si è autoproclamato a margine della legge”, confermando il suo appoggio a Nicolas Maduro.
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