Scontro M5S-Lega sulle trivelle, ore decisive per salvare il decreto semplificazioni
Rimane una manciata di ore per trovare l’accordo sul caos trivelle dopo le minacce di dimissioni del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e la presa di posizione del sottosegretario leghista Massimo Garavaglia. Lo scontro fra M5S e Lega rischia di travolgere l’intero dl semplificazioni. Dopo il caos di ieri si sperava in un accordo nella notte o in alternativa nella Conferenza dei capigruppo del Senato e del Consiglio dei ministri fissato per le 9,30 che potrebbe servire da ulteriore istanza di chiarimento.
La maggioranza fatica a trovare un’intesa su autorizzazioni e canoni e questo ha comportato una serie di sospensioni e rinvii al Senato, fino al nulla di fatto registrato ieri intorno all’ora di cena. E all’ulteriore inasprimento della situazione in tarda sera.
Le posizioni “restano distanti” e la trattativa è stata “sospesa” almeno fino a stamattina, appunto fino alla Capigruppo di Palazzo Madama. Fonti leghiste spiegavano così l’impasse di ieri, con le commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato – che avrebbero dovuto proseguire l’esame del decreto Semplificazioni – sconvocate.
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