Il governo taglia l’8×1000 ai migranti. E le onlus restano a secco
Il cambiamento arriva anche al capitolo 8×1000. La quota dell’Irpef destinato dai contribuenti allo Stato per legge viene ripartito ad alcune categorie specifiche.
I soldi finiscono per combattere la “fame nel mondo”, per evitare le “calamità naturali”, per migliorare l'”edilizia scolastica” e per garantire “assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati”. Fino all’anno scorso il totale della cifra ottenuta dallo Stato veniva ripartito in parti uguali (circa 8,2 milioni di euro a testa). Ora, invece, la musica cambia.
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