Cgil, Camusso: “L’accordo su Landini vale. Grave che qualcuno cerchi di boicottarlo”
VOCI: FRENATA AD ACCORDO – Stamane erano circolate le voci di uno stop in Cgil sull’accordo che voleva Maurizio Landini al vertice del sindacato e Vincenzo Colla vicesegretario generale. Fonti vicine a Vincenzo Colla avrebbero confermato che l’intesa traballava. Secondo quanto sostenuto da ‘colliani’ era la volontà di Susanna Camusso di restare nel board del sindacato a porre il problema. Infatti sarebbe un’ipotesi che non faceva parte degli accordi presi ieri. Quindi c’era il rischio che nel primo pomeriggio, quando si sarebbe riunita l’assemblea generale che dovrà scegliere il nuovo leader Cgil, ci fossero due liste contrapposte.
CREMASCHI CRITICO – Giorgio Cremaschi, ex presidente del Comitato Centrale Fiom, compagno di tante battaglie di Maurizio Landini critica la scelta “unitaria” della Cgil. “Sarebbe stato più positivo andare al voto su due candidature perchè così sarebbero stati costretti a spiegare su quali programmi si differenziassero Landini e Colla. Cosi’ invece siamo di fronte ad un pateracchio burocratico di difficile comprensione e sinceramente non penso che il Landini di oggi sia lo stesso che disse no alla Fiat”.
Il portavoce di ‘Potere al Popolo’ continua: “Non valgono nulla le interpretazioni politiche, se sia più grillino Landini o piddino Colla. Sono solo modi per cercare di distinguere cose che oggi sono indistinguibili”, “la realtà è che Landini e Colla hanno rischiato di andare allo scontro senza avere un solo punto di differenza…solo questioni di cordate le cui distinzioni sono difficili da trovare”.
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