Diciotti, il tribunale dei ministri chiede autorizzazione a procedere per Salvini

Salvini: “Io non cambio di un centimetro”

SALVINI: CI PROVANO – Immediata la reazione del leader leghista: “Ci riprovano, torno a essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni. Manco fossi uno spacciatore o uno stupratore. Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire si o no, libero o innocente, a processo o no. Ma lo dico fin da ora, io non cambio di un centimetro la mia posizione”, scrive su Facebook. Con ironia, il vicepremier leghista commenta i tempi della decisione: “Rapidi. Applausi ai giudici, qualcuno ne risponda”.

E Salvini rafforza le sue parole con una lunghissima diretta Facebook:

I PROSSIMI PASSI – Ora la Giunta per le immunità parlamentari del Senato, presieduta dal forzista Maurizio Gasparri,  dovrà esaminare il fascicolo in poche settimane e prendere le sue decisioni entro il 22 febbraio. L’Aula di Palazzo Madama dovrà pronunciarsi invece entro il 24 marzo. Entro due mesi, anche se i termini per la legge non sono perentori, si saprà dunque se i senatori daranno ai giudici siciliani l’autorizzazione a processare il segretario della Lega per il reato di sequestro di persona aggravato in relazione alla vicenda dei 177 migranti rimasti per 5 giorni a bordo della nave della Guardia costiera ‘Diciotti’ attraccata al porto di Catania la sera del 20 agosto scorso. 

“Abbiamo convocato nell’immediatezza un Ufficio di presidenza della Giunta – dice Gasparri – e nei prossimi giorni, già a partire dalla prossima settimana, procederemo con gli adempimenti di nostra competenza iniziando con l’organizzare i lavori”.

“Sì, mi dichiaro colpevole di aver difeso i confini e la Patria”

LA CAMPAGNA SOCIAL – E intanto lo staff comunicazione di Matteo Salvini lancia una campagna sui social: si vede un cartello con la bandiera italiana sotto l’hashtag ‘Salvini non mollare’. “Grazie a chi mi sta manifestando il suo affetto twittando #SalviniNonMollare, siamo una splendida Comunità – twitta il ministro – Sì, mi dichiaro colpevole di aver difeso i confini e la Patria.E non mollo”.

CENTINAIO – Dura la reazione del ministro dell’Agricoltura e Turismo, Gian Marco Centinaio, che twitta: “Il tribunale dei ministri di Catania vuole processare Salvini per aver DIFESO i confini italiani??? Siamo alla completa FOLLIA!!! Da quando siamo al Governo abbiamo ridotto gli sbarchi e i morti in mare dell’80% ma state tranquilli perché non ci fermeremo!!!”. 

POSSIBILE: SALVINI SI DIMETTA – “Voleva farsi processare, andare davanti ai giudici per raccontare la sua verità, senza chiedere che il Senato respingesse l’eventuale autorizzazione a procedere sul caso Diciotti. Così diceva di voler fare Matteo Salvini. Adesso, scopriamo nella sua delirante diretta Facebook, che si appella ai senatori, lasciando intendere che pretende il pieno sostegno del Movimento 5 Stelle per essere ‘assolto'”, dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone. “L’aggressività del ministro dell’Interno – aggiunge Brignone – è solo un modo per scaricare la paura dettata da un fatto evidente: aver già fallito dopo pochi mesi. Perché essere al governo non significa essere al di sopra della legge. Invece di prendersela con chi indaga sul rispetto delle norme, Salvini dovrebbe solo lasciare il suo incarico, che non è in grado di portare avanti”.

QN.NET

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