“Ora sparate a Salvini”. Quella minaccia choc contro il ministro
Ancora una minaccia.
Ancora nel mirino Matteo Salvini. Questa volta la scritta è apparsa su un muro di zona Ticinese, a Milano. “Non sparate a salve, sparate a Salvini”, recita il motto intimidatorio vergato sul cemento.
Non è la prima volta che questo ritornello viene dedicato al leader della Lega. È diventato una sorta di firma riptetuta: dal “mettete i fiori nei vostri cannoni” siamo passati a “sparate” a un ministro. Il salto è importante. E forse preoccupante.
Salvini dal canto suo dice di non temere queste ulteriori minacce. “Niente e nessuno mi spaventa o mi fermerà”, dice il titolare del Viminale. Augurandosi però che “la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime”.
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