Congedo di paternità, via libera Ue a 10 giorni obbligatori
MILANO – Bruxelles si prepara a dare un nuovo input importante ai Paesi in materia di famiglia. Consiglio e Parlamento europeo hanno trovato un’intesa per introdurre nuove regole che garantiscano almeno 10 giorni di congedo di paternità retribuito in occasione della nascita, e due mesi di congedo parentale nei primi anni di vita dei figli non trasferibili da un genitore all’altro. Ora la direttiva, dopo il voto della plenaria atteso nei prossimi mesi e il successivo ok definitivo del Consiglio, entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A quel punto i Paesi avranno tre anni per recepire le misure sul congedo di maternità e cinque per quelle sul congedo parentale.
Come funziona in Italia
Attualmente la legge italiana prevede cinque giorni di congedo obbligatorio per i padri (più uno facoltativo in alternativa alla madre), cui è assicurato il 100% della loro retribuzione in caso di assenza dal lavoro in occasione della nascita del proprio figlio. Diverso il caso del congedo di paternità, un periodo facoltativo di astensione dal lavoro per i genitori nei primi anni di vita dei figli, non superiore ai dieci mesi complessivamente per entrambi i genitori (11 nel caso in cui il padre si astenga dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi). In questo caso quindi la norma italiana fissa giù un limite più alto di quello stabilito in sede europea. Sarà la normativa italiana di adozione a stabilire come integrare la prescrizione della non trasferibilità con lo strumento già in vigore.
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