Venezuela, governo diviso: l’M5s frena Conte, che dice: “Presto al voto, ma no a interventi impositivi”. Lite Di Battista-Salvini

Governo diviso sul Venezuela. È in corso un confronto tra le due anime dell’esecutivo sulla linea da prendere sulla crisi del Paese sudamericano. Una spaccatura che si è già palesata al Senato e si è riproposta oggi in termini più evidenti nel momento in cui tutti i governi leader europei hanno preso posizione sulla crisi venezuelana.

Il premier Giuseppe Conte, d’accordo con il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, spinge perché l’Italia si aggreghi a Germania, Francia e Spagna nell’ultimatum a Maduro: o indice nuove elezioni entro 8 giorni o dovrà subire il riconoscimento dell’autoproclamato presidente Guaidò.

Ma il pressing di Conte non sfocia in una soluzione da lui auspicata e in serata è costretto a una presa di posizione che tiene insieme le due anime del governo. Dichiara testualmente: “L’Italia sta seguendo con costante attenzione la situazione in Venezuela. Auspichiamo la necessità di una riconciliazione nazionale e di un processo politico che si svolga in modo ordinato e che consenta al popolo venezuelano di arrivare quanto prima a esercitare libere scelte democratiche”. Ma allo stesso tempo si dice contrario “a interventi impositivi di altri Paesi”. Lo Stato sudamericano non sia terreno divisioni tra attori globali. L’Italia
sta con il popolo venezuelano e auspica per esso migliori condizioni di vita politica, sociale ed economica”, sottolinea. Una posizione di mediazione.

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