Telefonia, in stand by il taglio dei costi per chi cambia operatore

A un’indagine sui siti dei principali operatori, risulta che il costo di disdetta base si è ridotto ma non del tutto (circa 35 euro in genere, contro i precedenti 40). Il costo di disdetta anticipata non scende ancora in base alla durata residua del contratto e può arrivare a 99 euro (solo Fastweb non ce l’ha, ma ha un costo di disdetta base di 56 euro). Comunque c’è un progresso su questo fronte, dato che fino all’anno scorso qualche operatore faceva l’opposto: applicava costi di disdetta più alti per chi disdiceva dopo, perché chiedeva la restituzione di tutti gli sconti promozionali dati all’utente.
Infine, gli operatori continuano a chiedere tutte le rate in un colpo solo in caso di disdetta anticipata, fattore che Agcom giudica uno dei maggiori disincentivi al cambio operatore (e quindi alla concorrenza.)

Bisognerà aspettare l’esito delle attività ispettive di Agcom, che per la delibera di novembre dovevano partire a gennaio; eventualmente l’Autorità può sanzionare gli operatori per la “disubbidienza” finora mostrata. Il Tar potrebbe però sospendere le nuove regole – e quindi i tagli a questi costi – il 6 febbraio. Dovremo infine aspettare il giudizio di merito del Tar (a data da destinarsi) per capire se davvero potremo dare il benvenuto a una nuova era per i costi di cambio operatore.

REP.IT

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