Toninelli a Salvini: “Grossolani errori nel tuo dossier Tav”
federico capurso, maurizio tropeano
Sulla Torino-Lione è ormai guerra aperta nella maggioranza giallo-verde. Una guerra fatta di dichiarazioni – «per me non esiste alcun progetto alternativo: io chiedo che il no alla Tav venga dato il prima possibile», Alessandro Di Battista a Porta e Porta – e di segnali politici: la visita di Matteo Salvini, venerdì mattina al cantiere italiano della Tav a Chiomonte. Ieri, però, è stata combattuta la battaglia dei numeri. Dopo la pubblicazione da parte de La Stampa, dello studio realizzato da esperti consultati dalla Lega Nord che ha quantificato in 24 miliardi il costo di un eventuale stop alla Torino-Lione, è partita la controffensiva grillina: «Quei numeri non corrispondono a quelli effettivi», ha spiegato a Mattinocinque il ministro delle Infrastrutture. E Danilo Toninelli, nel corso della giornata ragionando con i suoi, era arrivato a parlare di «una bufala», perché «sono dati vecchi e rimasticati. Basta pensare che non hanno aggiornato il costo del tunnel di base da 8,6 a 9,6 miliardi, come ha detto il Cipe nel 2017». In serata, poi, fonti qualificate del ministero hanno spiegato all’Ansa i «grossolani errori». Quei dati «appaiono identici a quelli già più volte fatti trapelare agli organi di informazione nei mesi scorsi dalla società incaricata della realizzazione dell’opera. Una minestra riscaldata che per di più mostra ampi aspetti di dubbia attendibilità».
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