Maduro marcia con i militari ma l’opposizione riempie le piazze
paolo mastrolilli inviato a caracas
«Perché voi italiani siete rimasti comunisti. Magari con la Ferrari, ma comunisti. Prima o poi, però, capirete che in Venezuela c’è una dittatura, e allora ci aiuterete». Aurora Benavente ha settant’anni, ma si è avvolta in una bandiera ed è scesa comunque a piazza Altamira, per partecipare alla prima manifestazione convocata dal presidente ad interim Guaidó, da quando il 23 gennaio scorso ha giurato di riportare il Paese verso la democrazia. La giornata comincia con una prova di forza di Maduro, che alle otto di mattina va al Fuerte Tiuna con il ministro della Difesa Padrino Lopez, per partecipare ad una marcia con i militari incaricati di difendere Caracas: «Stanno tentando un colpo di Stato, ma non lo permetteremo». Parlando con l’agenzia russa Ria Novosti, il leader del regime ha detto di essere pronto al dialogo con l’opposizione, di aver inviato lettere a vari Paesi fra cui la Santa Sede per avviare una mediazione, e di essere disposto a convocare le elezioni per l’Assemblea nazionale, cioè il Parlamento. Ma molto probabilmente è un trucco.
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