Qui naufraghiamo noi
Il «boom» preannunciato da Luigi Di Maio è arrivato forte è chiaro, ma non è il «boom economico» cui si riferiva il leader grillino, bensì il suo esatto inverso.
Da oggi infatti, come preannunciato ieri dal premier Conte, l’Italia è ufficialmente in recessione, avendo inanellato due trimestri consecutivi a crescita negativa, cioè in decrescita. Almeno in questo i Cinque Stelle sono leali e coerenti: ai loro elettori solo pochi anni fa avevano teorizzato la bontà della «decrescita felice» e oggi possono dire: «fatto», almeno per quanto riguarda la decrescita. In quanto alla felicità rimaniamo perplessi che sia il sentimento prevalente oggi in Italia, soprattutto se pensiamo al futuro.
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