Europee, il listone di Calenda può valere fino al 24%
Una stima lusinghiera, che fa preoccupareil Movimento 5 Stelle, visto che la lista unitaria formata da Pd, Verdi, Italia in Comune, liste civiche e forse +Europa arriverebbe a sfiorare i consensi di cui godono al momento i grillini (anche se per il momento nel partito di Della Vedova e Bonino prevalgono i no e anche i Verdi sottolineano che “non ci sono i presupposti per aderire a un progetto comune”).
Le intenzioni di voto
Quanto alle intenzioni di voto generali, per Swg la Lega continua a crescere (32,6%) mentre il M5s scende sotto il 25% (24,9%). Anche il Pd è in calo al 17,2%, così come Forza Italia all’8,1%.
Si discostano leggermente da questi numeri le cifre di un sondaggio presentato oggi ad Agorà da Emg Acqua, secondo il quale, se si andasse adesso al voto, il M5s registrerebbe un calo di oltre mezzo punto rispetto alla scorsa settimana (-0,7), attestandosi al 25,8 per cento; in lieve crescita invece la Lega (+0,2%), al 30,3 per cento. In totale l’area di governo perderebbe però mezzo punto rispetto a sette giorni fa. Sale invece l’opposizione di centrosinistra (+0,9%), che raggiungerebbe il 25,5 per cento dei consensi.
Cresce leggermente anche l’opposizione di centrodestra (+0,2%), al 14,5 per cento. Nel dettaglio, migliora Forza Italia (+0,3%), che si attesta al 9,2 per cento; in lieve calo invece Fratelli d’Italia (-0,2%), al 4,5 per cento. Per quanto riguarda l’opposizione di centrosinistra, lieve crescita per il partito democratico (+0,3%), che raggiunge il 18,2 per cento; sale leggermente anche +Europa (+0,4%), al 3 per cento.
Sei italiani su dieci voglioni rimanere in Europa
Quanto infine all’intenzione dei nostri connazionali di rimanere in Europa, oggi un’indagine Eurispes rivela che oltre sei italiani su dieci (60,9%) ritengono che il nostro Paese debba restare in Europa (+12,1% rispetto all’indagine del 2017), solo il 14,2% vorrebbe uscirne definitivamente (-7,3% rispetto al 2017); ben un quarto non sa orientarsi (24,9%).
Anche sull’uscita dall’euro vince poi il fronte del “no”. La maggioranza degli italiani vuole che l’euro continui ad essere la moneta corrente (53,1%), solo il 23,9% vorrebbe che l’Italia uscisse dalla moneta unica; molti (23,9%) non hanno saputo rispondere.
REP.IT
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