M5s, scoppia caso rimborsi: le eccedenze saranno versate all’Associazione Rousseau
Politica
M5s, per l’Associazione Rousseau disavanzo di 135mila euro nel 2017. Scontro sulle fondazioni con il Pd
È chiaro, infatti, protestano anche alcuni parlamentari che si tratta di
soldi “che servirebbero di più al M5s che a Rousseau” verso cui gli
eletti già destinano una quota delle loro indennità. Il trattamento
economico degli eletti, comprensivo delle quote da “restituire”, è
disciplinato da un Regolamento costituito ai sensi dell’articolo 9 dello
Statuto M5s e adottato dal Comitato di Garanzia. In linea generale,
prevede il regolamento, i portavoce M5s “dovranno restituire mensilmente
un importo minimo pari a 2.000 euro a cui si dovrebbero sommare “le
eccedenze dei rimborsi non spesi per gli eventi ufficiali del Movimento 5
Stelle e quelle dell’esercizio del mandato (collaboratori, consulenze,
eventi, convegni)”.
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M5s, Casaleggio si prende anche il simbolo. Concesso l’uso a Rousseau
Su tutti gli eletti “potranno essere effettuati controlli di coerenza a campione sulle rendicontazioni e sulle restituzioni”. I parlamentari, inoltre, “al fine di onorare l’impegno previsto dall’articolo 5 del Codice Etico, erogheranno un contributo mensile di euro 300 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari”; per i consiglieri e i deputati regionali stesso importo deve essere versato e destinato allo “Scudo della Rete, che ha come obiettivo la difesa di iscritti ed eletti del MoVimento 5 Stelle dalle cause legali intentate nei loro confronti, nonché la tutela del MoVimento 5 Stelle e della Associazione Rousseau”.
REP.IT
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