Yemen, il Papa: assicurare il cibo ai bambini, il loro grido sale a Dio
salvatore cernuzio città del vaticano
Assicurare la distribuzione del cibo nello Yemen e lavorare per il bene della popolazione stritolata da fame e violenze. Mentre si scaldano i motori dell’aereo Alitalia che lo porterà ad Abu Dhabi, in quegli Emirati Arabi membri della coalizione guidata dall’Arabia Saudita responsabile della crisi nella regione («la peggiore crisi umanitaria provocata dall’uomo», secondo l’Onu), Papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro lancia un appello «alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti» affinché si eviti il definitivo tracollo nel Paese mediorientale.
«Con grande preoccupazione seguo la crisi umanitaria nello Yemen», dichiara il Pontefice affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico. «La popolazione è stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio», afferma Bergoglio. «Faccio appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e lavorare per il bene della popolazione. Invito tutti a pregare per i fratelli dello Yemen», esorta recitando insieme ai fedeli un’Ave Maria. «Preghiamo forte, perché sono dei bambini che hanno fame, che hanno sete, che non hanno medicine, che sono in pericolo di morte. Portiamo con noi questo pensiero a casa», aggiunge a braccio.
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