Foibe, la Lega attacca l’Anpi: “Basta fondi ai negazionisti'”
Due proiezioni che cercano di smontare le verità storiche e che mettono in discussione quanto accaduto. Adesso però su questo fronte arriva una reazione chiara da parte del Carroccio che chiede in modo forte uno stop dei contributi pubblici destinati proprio ai negazionisti dell’Anpi: “Ancora una volta Anpi promuove iniziative negazioniste sulle Foibe. Ancora una volta si vuole negare l’eccidio dove migliaia di nostri connazionali furono barbaramente trucidati dai comunisti titini. Vergognatevi! Basta contributi pubblici a queste associazioni”, ha affermato su Twitter la deputata della Lega, Barbara Saltamartini, presidente della Commissione Attività Produttive. Un gesto, quello del taglio dei contributi pubblici, che darebbe un segnale forte a chi cerca di negare l’evidenza della storia e la memoria delle vittime innocenti. Infine a sottolineare la posizione della Lega sono arrivate le parole dello stesso Salvini: “È necessario rivedere i contributi alle associazioni, come l’Anpi, che negano le stragi fatte dai comunisti nel dopoguerra”.
Sulla stessa linea anche Tommaso Foti, deputato e vicepresidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. Foti presenterà una interrogazione parlamentare a Conte, Salvini, Trenta e Bonafede sulle decisioni dell’Anpi e l’opportunità di garantirgli finanziamenti. “La partecipazione dell’Anpi a fianco di coloro che negano la pulizia etnica perpetrata da Tito – dice – e dalle sue milizie agli italiani dell’Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia è incomprensibile e inaccettabile, soprattutto se si considera che queste associazioni ricevono annualmente centinaia di migliaia di euro di finanziamenti pubblici. Dal governo italiano vogliamo sapere se intende assumere iniziative per impedire e perseguire queste continue violazioni delle norme che condannano il negazionismo o, se invece, continuerà a chiudere un occhio su fatti così gravi e che andrebbero condannati duramente”. E ancora: “Per Fratelli d’Italia – conclude Foti – è giunta l’ora di rivedere questi finanziamenti che potrebbero essere destinati alle associazioni degli esuli e ad iniziative straordinarie per diffondere la verità storica, in particolare tra le giovani generazioni”.
IL GIORNALE
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