I colossi dell’energia sulle trivelle: “Siamo pronti a fare causa al governo”
paolo mastrolilli inviato a new york
L’Italia rischia di essere costretta a pagare danni molto salati, nell’ordine di milioni o anche miliardi di euro, alle compagnie del settore energetico che saranno costrette a sospendere le loro attività di ricerca, quando il Decreto Semplificazioni diventerà legge. Molte sono pronte a cause o arbitrati, come ha già fatto la britannica Rockhopper riguardo un caso diverso, che in questi giorni porterà alla prima udienza.
Il 15 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Semplificazioni, che contiene un emendamento legato alle “trivelle”. Il testo salva le concessioni esistenti, ma impone una moratoria di 18 mesi a nuovi piani di ricerca. Questo stop potrebbe estendersi a due anni, se nel frattempo non venisse adottato un Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, allo scopo di regolare l’intera materia. Già così, il blocco sarebbe dannoso per molte compagnie, che però temono di perdere per sempre le loro attività.
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